La relazione finanziaria approvata dal Cda: perdita di 13 milioni e ricavi nel primo semestre -78% a causa del Covid, della contrazione del mercato servizi VAS e Direct Carrier Billing
Vetrya Spa, procedura concorsuale per garantire “una continuità aziendale nell’ottica di risanamento d’impresa, conservazione dei complessi aziendali e salvaguardia della forza lavoro” e analisi di un piano per superare la “situazione di tensione economico-finanziaria“. Con una perdita pari a 13 milioni 43.955 euro che genera un patrimonio netto negativo di bilancio separato pari a -11.374.474 euro.
Il Cda ha approvato la relazione finanziaria consolidata al 30 giugno e ha deliberato appunto l’avvio dell’analisi delle possibili soluzioni per uscire dalla crisi. In vista di un nuovo Cda che dovrà tenersi a breve, comunque entro il 9 ottobre.
Gruppo Vetrya, la comunicazione al mercato dopo il Cda
Successivamente alla scelta “della procedura concorsuale più appropriata e utile per risolvere la crisi aziendale“, la società procederà, unitamente ai propri advisor, a predisporre il nuovo piano industriale.
La relazione finanziaria al 30 giugno 2021
In base alla relazione finanziaria consolidata al 30 giugno approvata dal Cda nella seduta di mercoledì, il Gruppo Vetrya registra ricavi consolidati totali pari a 4,77 milioni di euro (il 1° semestre 2020 era 21,50 milioni di euro, in diminuzione del 78%) e un EBIT consolidato di periodo di -10,20 milioni di euro (al 1° semestre 2020 era pari a -6,55 milioni di euro). L’EBITDA consolidato è pari a -3,65 milioni di euro (-3,52 milioni di euro nel primo semestre 2020).
Nel primo semestre 2021 ricavi -78%: le ragioni della crisi
A livello di Gruppo la riduzione complessiva dei ricavi delle vendite e delle prestazioni al 30 giugno 2021 è pari a 16,73 milioni euro (-78%), mentre la voce dei costi per servizi è diminuita del 78% rispetto al 30 giugno 2020, in linea dunque con il calo del fatturato. “La diminuzione dei ricavi del Gruppo e la contrazione dell’Ebitda – si legge nella nota diffusa dopo la seduta del Cda – sono la conseguenza dell’instabilità venutasi a creare a causa del Covid-19, della contrazione del mercato dei servizi VAS (servizi a sovrapprezzo, ndr) e delle mancate performance del mercato Direct Carrier Billing. L’Ebit risente delle svalutazioni effettuate ai fini prudenziali in vista della prossima apertura di una procedura concorsuale in continuità“.
Il risultato netto consolidato si è attestato a -13,00 milioni di euro, a fronte di -6,61 milioni del 1° semestre 2020. Il patrimonio netto del Gruppo ammonta al 30 giugno 2021 a -10,69 milioni di euro rispetto al valore di 1,28 milioni di euro al 31 dicembre 2020.
La situazione finanziaria
“La posizione finanziaria netta al 30 giugno 2021 – si legge ancora nella nota – è invece pari a 16,29 milioni di euro, contro i 12,58 milioni di euro al 31 dicembre 2020 a seguito di nuovi finanziamenti ottenuti dalla società e riduzione dei depositi bancari. Le attuali disponibilità liquide della Società si sono ridotte rispetto all’esercizio chiuso al 31 dicembre 2020, e si attestano a 1,81 milioni di euro, a differenza dei 4,93 milioni di euro al 31 dicembre 2020“.
Cambi di scenario a settembre
Lo scorso 21 settembre la società aveva comunicato al mercato “l’impossibilità di raggiungere gli obiettivi economici di cui alle previsioni contenute nel documento del piano industriale comunicato al mercato in data 28 gennaio 2021, ritenendo lo stesso non più valido. Il management ha preso atto dello scostamento rispetto al budget e dell’impossibilità di poter confermare il raggiungimento del break even a valle della ricezione dei report finanziari legati all’ex mercato dei servizi VAS e del perfezionamento di una serie di verifiche interne resesi necessarie anche a seguito delle dimissioni dei responsabili delle aree Telco e Media“.
Il giorno successivo l’advisor EnVent Capital Markets Ltd aveva comunicato il recesso dall’incarico “per giusta causa“, lamentando “la violazione dei doveri informativi nei confronti del Nominated Adviser“. Costringendo la società orvietana ad avviare le procedure per l’individuazione di un nuovo advisor.
Un’estate ad alta tensione, tra dimissioni e l’inchiesta milanese
Un’estate ad alta tensione per Vetrya. Con le dimissioni a inizio agosto di Alessandro Prili dalla carica di consigliere di amministrazione “per pressanti e irrinunciabili impegni aziendali“. E proseguita con la recente inchiesta della Procura milanese sulla presunta truffa delle bollette internet di WindTre, che ha portato anche al sequestro preventivo di oltre 109 mila euro a Vetrya, che si dice estranea ai fatti.
Presunta truffa in bolletta WindTre, sequestri anche per Vetrya che si difende: estranei ai fatti
L’operazione con Open Fiber
Ora l’azienda umbra tenta il rilancio anche con l’operazione insieme a Open Fiber per Voola, la connessione per famiglie, professionisti e aziende attraverso la fibra ottica, con velocità garantita fino a 10 Gibavit/s.