Nel pomeriggio dello scorso sabato 8 febbraio 2014, è stato inserito un ulteriore “tassello” nel quadro dell’operazione “Pit Bull”, che aveva portato all’arresto di un'organizzazione ben articolata dedita ai furti ed alle spaccate e che ha visto tra gli indagati anche un prete ortodosso che esercita a Spoleto.
La banda, guidata dal capo Ungureanu Marius e composta dai suoi “collaboratori” Dorojan Gheorghe, Kabashi Eduart, Manoila Vasile, Morar Ionut, Pauscu Cosmin, Prenga Kujtim, Cotiga Marian, Doka Julian e Neagu Madalina Liliana, era stata colpita da un provvedimento di custodia cautelare che, all’alba dello scorso mercoledì 5 febbraio 2014, aveva messo la parola “fine” alle loro scorribande: i soggetti, tutti giovani e di etnia albanese o rumena, erano stati tutti simultaneamente catturati, ad eccezione di Doka Julian.
La cattura di Doka. Doka Julian, nato in Albania nel 1989, la mattina di mercoledì non era stato trovato all’indirizzo di domicilio, pertanto, una volta avuta notizia dell’esecuzione dell’operazione a carico dei suoi “compagni”, aveva fatto perdere le tracce di sé, probabilmente vagando da un luogo ad un altro cercando rifugio presso parenti o conoscenti. Per giorni, gli uomini della Quarta Sezione di questa Squadra Mobile hanno seguito tutte le piste e le strade investigative che in qualunque modo potessero portare ad individuare il catturando, e le ricerche hanno avuto esito positivo nel pomeriggio dello scorso sabato, quando Doka è stato sorpreso nei pressi della Stazione Ferroviaria “Fontivegge”, probabilmente nel disperato tentativo di chiedere ospitalità presso un conoscente residente nella zona, oppure nell’estremo tentativo di fuggire da Perugia. Anche Doka Julian, che come i suoi compagni vanta numerosi e svariati precedenti penali per reati contro il patrimonio ed in materia di sostanze stupefacenti, è stato accompagnato a Capanne, dove sarà detenuto in custodia cautelare.