“Questo ‘pacchetto’ di riforme porta a conclusione gli impegni che ci eravamo assunti con il programma di legislatura di una profonda riforma e riorganizzazione della pubblica amministrazione regionale, operando, inoltre, una anticipazione anche di quelle riforme che scaturiranno dalla legislazione nazionale, con particolare riferimento al nuovo ruolo delle Province”. E’ quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini che, assieme all’assessore regionale Fabio Paparelli, ha illustrato quest’oggi a Perugia, alla stampa regionale, i contenuti di una serie di provvedimenti per la riforma e accorpamento di tutte le società che operano nel settore dell’informatica e della formazione, la riorganizzazione delle funzioni delle province, il completamento della riforma che ha soppresso le comunità montane e un atto adottato dalla Giunta regionale e trasmesso al Consiglio regionale, per la indizione di un referendum consultivo per la fusione di cinque piccoli comuni dell’Alto Orvietano.
“Il nostro obiettivo principale – ha affermato la presidente – è quello di rendere sempre più efficiente ed efficace l’azione amministrativa regionale, snellendo l’apparato burocratico, semplificando le procedure, e riducendo soprattutto i costi di funzionamento della pubblica amministrazione in tutti questi ambiti”.
E’ stato invece l’assessore Paparelli ad illustrare nel dettaglio i contenuti del ‘pacchetto’ di riforme varato dalla Giunta regionale: “nell’ambito informatico – ha spiegato Paparelli – opereremo una fortissima riduzione delle società che attualmente operano e che fanno riferimento alla Regione Umbria, così come ne riorganizzeremo la ‘missione’, che sarà affidata a due principali società (Umbria salute e Umbria digitale), mentre tutte le funzioni relative alla formazione saranno allocate presso una unica società, Umbria Pubblica Amministrazione. Tutto ciò determinerà non solo un maggior livello di efficienza, ma anche un risparmio considerevole di risorse pubbliche”.
“Nelle prossime settimane – ha ricordato Paparelli – il Parlamento varerà definitivamente la riforma delle Province che prevede la riallocazione delle funzioni e del personale delle Province in capo a Regioni e Comuni e quindi stiamo già avviando le procedure per allineare le nostre riforme del sistema endoregionale a quelle nazionali. Allo stesso tempo si dovrà definire anche la condizione dei dipendenti delle comunità montane in gestione commissariale. Infine – ha concluso l’assessore – la Regione favorirà tutti i processi che i comuni vorranno adottare per l’individuazione di forme associative per l’esercizio delle funzioni comuni”.
Pacchetto riforme, marini ”rispettati impegni assunti per legislatura”
Mer, 12/02/2014 - 09:14