L'annuncio del vescovo diocesano. E intanto la prossima Marcia della Pace sarà dedicata a Gino Strada
Come già per l’Eritrea, la Diocesi di Assisi è pronta a fare la sua parte per i profughi afghani.”Per noi il valore dell’accoglienza è nelle cose. Per questo come diocesi di Assisi siamo disponibili ad aprirci ai profughi dall’Afghanistan, anche se devono essere attentamente verificati tutti gli aspetti logistici”, ha detto all’ANSA è monsignor Domenico Sorrentino, vescovo della città di San Francesco che assumerà a breve anche la guida della comunità diocesana di Foligno.
Sul tema dei profughi afghani vescovo ha comunque invitato a rimanere con i piedi per terra “Sul piano strettamente logistico. Vedremo anche come si muoverà la Caritas nazionale”, anche considerato che “il problema non è solo quello della prima accoglienza”. “Bisogna saper gestire – ha concluso monsignor Sorrentino – il cammino futuro di queste persone che hanno una cultura diversa dalla nostra”.
E intanto gli organizzatori della Marcia della Pace rendono noto che la prossima Marcia della pace sarà dedicata a Gino Strada. “Lui è l’emblema della cura gratuita e disinteressata verso il prossimo”, ha dichiarato Flavio Lotti, Coordinatore della Tavola della Pace. “Lo slogan della prossima marcia, prevista per il 10 ottobre, sarà ‘Cura è il nuovo nome della Pace’. Vogliamo così aprire il decennio della cura intesa in tutte le sue declinazioni – ha aggiunto Lotti – Cura dei giovani, dell’ambiente, delle istituzioni, della democrazia. Solo così faremo pace. Gino così resterà una presenza viva, lui che ha dedicato la sua vita alla cura delle vittime di guerra, degli invisibili”.