Il punto nella riunione del Cor | Se ci sarà il farmaco, "Vaccine Day" il 25 aprile per completare gli ultra 80 enni | Esercito in Valnerina
L’Umbria ha accelerato sui vaccini. Seconda, appena dietro al Veneto, per percentuale di utilizzo dei vaccini disponibili, oltre il 93%, secondo il report del Governo.
Ma ora servono più dosi, per non dover rallentare. Almeno altre 8 mila subito, oltre alle 50 mila aggiuntive che erano state richieste formalmente, ormai da alcune settimane, dalla governatrice Donatella Tesei.
Più vaccini in Umbria per la presenza delle varianti
E’ la richiesta avanzata al termine della riunione del Cor (Centro operativo regionale). Una richiesta che mettererre l’Umbria nelle condizioni di poter mantenere l’attuale ed eccellente “performance” nella somministrazione dei vaccini. Riunione presieduta dal direttore regionale Stefano Nodessi Proietti, presente anche il direttore regionale alle attività produttive, Luigi Rossetti. Introdotta da una comunicazione del commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, Claudio D’Angelo, che ha motivato la questione della ulteriore richiesta di 8 mila dosi di vaccini Pfizer, sulla base non soltanto dell’originale deficit di dosi inviate all’Umbria, ma anche a seguito dell’andamento epidemiologico del virus nella regione. Uno scenario epidemiologico caratterizzato da una importante presenza di varianti del virus e da una rilevante rappresentatività di soggetti anziani a rischio.
Il punto del commissario D’Angelo
Il commissario D’Angelo ha riferito che dei 50 mila vaccini richiesti e per i quali la Regione aveva avuto assicurazioni, ne sono stati consegnati ad oggi soltanto 3500. E nel frattempo si è dovuto anche sopperire alle disdette di vaccini AstraZeneca con vaccini Pfizer.
Il “Vaccine Day” del 25 aprile
Se nei prossimi giorni saranno garantiti all’Umbria i vaccini richiesti, accanto alla somministrazione già programmata per le diverse categorie, si potrebbe organizzare per il prossimo 25 aprile una sorta di “Vaccine Day” dedicato agli ultra 80enni in modo tale da anticipare le vaccinazioni programmate per i mesi di maggio e giugno e poter così completare questa categoria.
Le vaccinazioni al lavoro
Nel corso dei lavori del Cor è stato anche riferito che prosegue nella regione l’interlocuzione con le organizzazioni di categoria di imprese e lavoratori per la messa a punto della strategia di vaccinazione presso i luoghi di lavoro, così come previsto dallo specifico protocollo nazionale firmato lo scorso 6 aprile dal Governo nazionale e le stesse organizzazioni datoriali e dei lavoratori.
Valnerina, vaccino in casa con l’Esercito
Infine il Cor ha reso noto che si sta perfezionando un accordo con l’Esercito italiano per l’effettuazione a domicilio, con team vaccinali dello stesso Esercito, della vaccinazione di un residuo numero di ultra 80enni fragili nell’area della Valnerina, mentre sempre a cura dell’Esercito, a breve, sarà effettuata la consegna dei vaccini a disposizione dei medici di medicina generale per le somministrazioni ambulatoriali.