Da quasi 2 mesi ancora nessuna risposta dalle analisi delle ossa umane ritrovate all'interno dell'auto carbonizzata in Albania, intanto passano i giorni e aumentano i dubbi
Tre mesi esatti senza alcuna notizia su Davide Pecorelli, il 45enne imprenditore di San Giustino scomparso dal 6 gennaio scorso in Albania.
Davide Pecorelli era arrivato a Tirana il 3 gennaio scorso, dove all’aeroporto di Rinas aveva noleggiato una Skoda Fabia, ritrovata carbonizzata nei pressi di Puka (ad oltre 130 km di distanza dalla capitale) tre giorni dopo.
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Un giallo che oltre a tormentare da mesi parenti e amici fa montare anche rabbia e sconcerto per l’attesa spasmodica, misteriosa ed esageratamente lunga per avere i risultati del Dna (i tempi standard parlano di 7 giorni al massimo per un test) sui pochi frammenti ossei ritrovati all’interno dell’auto bruciata.
Mai così tanti giorni, per conoscere quel profilo genetico che potrebbe dare una definitiva svolta alle indagini, anch’esse divise in più ipotesi: se dall’Italia si indaga per omicidio e traffico internazionale di droga, dall’Albania si è passati dall’ipotesi di suicidio a quella di sequestro di persona e incendio doloso.
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Troppi ancora i misteri su cui non c’è risposta. Dalle cause che hanno portato all’incendio della vettura ai movimenti del Gps della stessa Skoda, che Davide ha usato per andare e venire dal distretto di Puka – “una zona troppo sperduta, povera e inusuale dove poter fare affari”, specie nel campo dell’estetica, di cui l’imprenditore era specializzato.
Non va dimenticato che oltre alle ossa umane, all’interno dell’auto erano stati ritrovati un orologio e un smartphone, entrambi appartenenti a Davide Pecorelli ma ritrovati incredibilmente semi integri, nonostante le fiamme – stando alle apparenze – avrebbero addirittura divorato un intero corpo umano.
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E a proposito di telefoni, i due numeri del 45enne, quello italiano e quello albanese, stanno ancora squillando senza risposta. Entrambe le utenze sono infatti rimaste attive fin dai giorni successivi alla scomparsa.
Con il passare del tempo aumentano dunque domande e dubbi, che potrebbero essere in gran parte risolti con una sola ed unica risposta, quella del Dna. Ma a questo punto l’atipica lungaggine sulle risposte del test diventa l’ennesimo mistero da aggiungere alla lunga lista…