I sindacati del settore credito, esattorie e assicurazioni scrivono all'assessore Coletto chiedendo l'inserimento tra le categorie prioritarie per i vaccini
Chiedono di essere vaccinati al più presto i dipendenti delle banche, servizi essenziali che sono sempre rimasti attivi durante la pandemia Covid. Eppure, i lavoratori del settore non sono stati finora inseriti tra quelli da vaccinare prioritariamente.
Per questo le segreterie umbre delle organizzazioni sindacali FABI-FIRST/CISL-FISAC/CGIL-UILCA/UIL-UNISIN, che rappresentano i dipendenti dei settori del credito, delle assicurazioni e delle esattorie dell’Umbria, hanno scritto all’assessore regionale alla Sanità, Luca Coletto.
I sindacati evidenziano che i dipendenti delle banche svolgono un’attività
riconosciuta ai sensi di legge, in particolare la legge 146/1990 – recante disposizioni in materia di servizi pubblici e di salvaguardia dei diritti della persona costituzionalmente tutelati – qualificata come essenziale,
dal momento che erogano servizi finanziari fondamentali a beneficio del sistema economico e quindi delle famiglie e delle imprese della regione.
Erogazione di servizi svolta senza soluzione di continuità fin dall’inizio della fase pandemica, nel pieno rispetto dei Protocolli sanitari e di settore, stipulati a livello nazionale fra le organizzazioni sindacali e le associazioni datoriali ABI e Federcasse, “a garanzia della tutela della salute di chi in banca lavora ma anche della stessa clientela”.
Chiesta la vaccinazione prioritaria
Per questo i sindacati chiedono che i lavoratori del settore bancario e assicurativo, svolgendo appunto un servizio pubblico essenziale, siano inseriti nel piano vaccinazione tra i soggetti a cui verrà somministrato il vaccino in via prioritaria, similmente con quanto già avvenuto nei confronti di altre categorie professionali.