Salgono a dieci gli istituti bancari che hanno sottoscritto la convenzione, operante dal 2006, tra Regione e Gepafin e successivamente tra Gepafin e banche, per la disciplina del Fondo di Garanzia e dei tassi di interesse sui mutui ipotecari contratti per l’acquisto della prima casa e finanziati con un Fondo di rotazione che permette di soddisfare la richiesta di quasi quattrocento domande. La convenzione utilizza un fondo di due milioni di euro messo a disposizione dalla Giunta regionale.
Attraverso il ‘moltiplicatore’ concordato con gli istituti bancari, il finanziamento regionale consente di fornire garanzie per circa venti milioni di investimenti abitativi. “La formula della convenzione con Gepafin, sottolinea l’assessore Vinti, garantisce anche un ulteriore risparmio, quantificabile in circa diecimila euro a famiglia, per la copertura delle garanzie sui mutui”. Le nuove percentuali massime, aggiuntive allo spread, oggetto della proposta sono state fissate nel 3,30 per cento per i mutui di durata fino a 10 anni, 3,40 per cento per i mutui da 11 a 20 anni e nel 3,50 per cento per la durata superiore a venti anni. Nel caso in cui l’istituto di credito abbia tra i prodotti del proprio portafoglio la concessione di finanziamenti con cap, i tassi massimi aggiuntivi, applicabili sono rispettivamente del 4,10, 4,20 e 4,30 per cento. Le banche che avevano già formalizzato la propria adesione sono la Banca di credito cooperativo di Anghiari e Stia, la Banca di credito cooperativo di Spello e Bettona, la Banca di Mantignana e di Perugia, la Banca Popolare di Ancona, la Cassa di Risparmio di Fabriano e Cupramontana, la Cassa di Risparmio di Orvieto, Unicredit Spa e la nuova Cassa di risparmio dell’Umbria. Da oggi presente anche la Banca Popolare di Spoleto. In Umbria, secondo le stime dell’assessorato regionale, sono state rilevate oltre diecimila richieste di alloggi pubblici a fronte di circa 42mila vani invenduti che sono sul mercato.