Soddisfatta l’amministrazione di Giano dell'Umbria per un’opera attesa da tempo. Costo dell'opera è di 600 mila euro - finanziato da Regione Umbria e Auri
Nella mattinata di lunedì 28 dicembre è stato firmato il verbale di consegna lavori alla ditta Gefin srl che si occuperà della realizzazione dell’acquedotto del monte Martano.
L’opera, fortemente voluta dall’amministrazione comunale di Giano dell’Umbria, consiste in un nuovo tratto di acquedotto della lunghezza di 4,1 km che, partendo in località La Colonia, arriva alla sommità della montagna, a beneficio delle abitazioni e della struttura ristorativa ivi presente.
Il costo dell’opera è pari a 600 mila euro – finanziato in egual misura da Regione Umbria e Auri – e sarà ultimata presumibilmente entro l’autunno 2021. Va sottolineato, inoltre, che il tracciato della nuova conduttura attraversa unicamente il territorio del Comune di Giano dell’Umbria.
“La realizzazione di quest’opera, prevista dal nostro programma elettorale, oltre a portare a termine un altro impegno preso con i cittadini, consente di portare a compimento un progetto che non era riuscito a trovare concretezza, con le precedenti amministrazioni”, sottolinea il sindaco, Manuel Petruccioli.
La prima versione del progetto era stata infatti inserita nel piano triennale delle opere pubbliche 2006-2008 e una prima approvazione, con tanto di gara, per un progetto però diverso da quello attuale, poi mai concretizzatosi (di importo pari a 450 mila euro), ci fu nel 2013. Da allora il progetto dell’opera è rimasto fermo, per una serie di difficoltà legate al tracciato dell’acquedotto, ai diversi enti coinvolti, alle fonti di approvvigionamento idrico nonché alle risorse necessarie per la sua completa realizzazione.
La nuova amministrazione, invece, è riuscita a non perdere il finanziamento regionale originariamente previsto, affiancandovi le risorse dell’Auri necessarie a completare il progetto, rivedendone il tracciato, l’ubicazione e i vari dettagli utili alla realizzazione dell’opera, anch’essa inserita nel piano triennale delle opere pubbliche, trovando le dovute convergenze e sinergie con le altre istituzioni coinvolte.
“In pochi mesi, pertanto, abbiamo chiuso la conferenza dei servizi, riuscendo a consegnare i lavori nei tempi previsti”, continua il sindaco che coglie l’occasione “per ringraziare tutti gli enti e istituzioni che hanno preso parte a questo processo” e per sottolineare come “sarà ora possibile iniziare a parlare veramente di quell’auspicato sviluppo della nostra montagna, rimasto fermo dopo la lottizzazione dei decenni passati, che ha consentito di creare case prive di quei servizi essenziali per essere vissute con comodità e costanza da parte dei proprietari, impedendo tuttavia uno sviluppo turistico realmente virtuoso per il nostro territorio”.
“Nel 2021 sono già quindi quattro le grandi opere pubbliche pronte a partire – ricorda il vice sindaco Barbarito – quali l’ampliamento del cimitero di Bastardo, l’adeguamento sismico della scuola media di Bastardo, la riqualificazione della ex scuola di Fabbri e ora anche l’acquedotto”.