Da settembre ai primi di novembre 408 sanitari dei 13.732 medici e infermieri del sistema sanitario pubblico in Umbria hanno contratto il Coronavirus.
“I dati Inail, aggiornati al 31 ottobre 2020, relativi agli infortuni sul lavoro con particolare riferimento agli infortuni legati all’emergenza Coronavisrus confermano quanto nelle settimane scorse enunciato dalla Fp Cisl per quanto concerne la pubblica amministrazione e la sanità in particolare: il Covid-19 ha colpito percentualmente in maniera importante in Umbria per quanto concerne gli infortuni sul lavoro” denuncia il segretario della Fp Cisl dell’Umbria, Luca Talevi.
Denunce Inail in aumento
Rispetto alla rilevazione al 30 settembre, le denunce complessive di infortunio da lavoro derivante da Covid 19 sono aumentate di 108 casi. Di questi il 52% riguarda il personale sanitario (medici, infermieri,oss ) ed il 62% sono donne, impegnato anche in strutture socio-sanitarie.
Particolarmente colpita la Provincia di Perugia con oltre il 70% dei casi.
Da settembre ai primi di novembre dei 13.732 professionisti della sanità che lavorano in Umbria nelle strutture pubbliche in 408 (quasi il 3%) hanno contratto il Coronavirus.
Il tavolo regionale per la sicurezza in sanità
“Un numero – lamenta Talevi – destinato purtroppo a crescere. In tal senso fondamentale l’avvio del tavolo regionale per la sicurezza Covid-19 che vede la presenza di Regione, Aziende Ospedaliere e Cgil/Cisl/Uil: permetterà di monitorare e risolvere le problematiche in materia di dispositivi di protezione individuale sia per i lavoratori della sanità che operano nei reparti Covid-19 che in tutti gli altri reparti”.
La Fp Cisl Umbria monitorerà attentamente la situazione al fine di garantire la massima sicurezza dei professionisti della sanità che dei pazienti.
Il Segretario Fp Cisl Umbria Luca Talevi