Loggiato Gildoni in Consiglio comunale a Città di Castello: nella seduta di lunedì 19 ottobre Luciano Tavernelli e Massimo Minciotti (Pd) hanno posto in evidenza la situazione di quest’area del centro storico, in particolare chiedendo se il controllo delle telecamere è attivo.
“Le porte scorrevoli sono spesso danneggiate e questi atti vandalici le rendono in manutenzione permanente. – fanno notare i due consiglieri di maggioranza – Inoltre la riqualificazione dei bagni pubblici non è mai decollata. Pianifichiamola anche a pagamento, secondo direttive europee, ponendo particolare attenzione ai bagni per disabili, già di per sé ostacolati dalle barriere architettoniche. Nonostante i numerosi e costosi interventi il loggiato rischia una situazione di degrado che non ci possiamo permettere e che favorisce di nuovo l’ingresso e la presenza di volatili, vanificando tutta la sanificazione e le opere realizzate”.
“Non sono più presenti volatili – ha risposto l’assessore al Patrimonio Monica Bartolini – grazie anche agli interventi di ripristino delle porte scorrevoli. Rispetto ai servizi igienici pubblici, sono stati sistemati e riqualificati. Ci sono stati volontari dell’Auser e dipendenti della Cooperative del Verde ma una persona h24 è molto difficile. Per questo stiamo valutando l’installazione di bagni autopulenti a gettoni. Abbiamo chiesto preventivi arrivati in questi giorni. Valuteremo anche con l’assessore al Bilancio. Le telecamere sono una soluzione ma non ci sono internamente, solo esternamente”.
Nella replica Tavernelli ha parlato delle Logge come “uno spazio che non riesce a decollare. E’ la galleria del centro storico ma, nonostante i recenti investimenti (quasi 200 mila euro) e la ristrutturazione dei locali, gli spazi inferiori sono abbandonati. Il problema dei volatili non è stato risolto: i piccioni passano e nidificano e i lavori per evitarlo sono stati inutili perché le porte non sono montate in modo corretto. I bagni si autofinanziano, quelli autopulenti non sono la soluzione: devono essere custoditi e a pagamento con 1 euro. Chiediamo poi le telecamere”.