“Nel segreto della cabina elettorale Dio ti vede, Stalin no!” recitava un celebre manifesto del 1948 realizzato da Guareschi. Oggi, grazie ai cellulari, anche qualche nipotino di Stalin (o di chi guarda alle elezioni da un’altra sponda del cielo) può vedere cosa succede “nel segreto della cabina elettorale“, al pari di Dio.
Peccato che la pratica, pur possibile oggi grazie alle tecnologie a disposizione di tutti, sia reato.
E così – secondo quanto racconta l’edizione umbre de Il Messaggero – un elettore di Costano è stato denunciato perché sorpreso a fotografare la sua scheda elettorale all’interno della cabina.
Il maldestro elettore non aveva tolto l’audio dal telefono. E così chi era all’interno del seggio ha sentito distintamente il click mentre stava scattando la fotografia alla scheda appena votata.
Subito sono stati allertati i carabinieri che facevano servizio nel seggio allestito all’interno della scuola materna di Costano, in via Parco della Rimembranza.
L’uomo si è difeso dicendo che la foto era destinata ad un parente e non a qualche referente politico. Spiegazione che però non gli ha evitato la denuncia e il sequestro del telefonino.