“E’ chiaro che ci sia qualcosa che non funziona nel nostro comune nel fine settimana. Anche la cronaca di questa mattina parla di sabato e domenica, nei luoghi della movida ternana, all’insegna delle risse, degli schiamazzi, dei danneggiamenti. Oltre alla cronaca – dichiarano i capigruppo del Pd Francesco Filipponi e del Movimento Cinque Stelle Federico Pasculli – le segnalazioni dei residenti, sempre più esacerbati e persino dei consiglieri comunali di maggioranza, che con atti e interrogazioni più volte hanno dipinto scene da Far West”.
Forze dell’ordine impegnate a tutto campo
“Tutto questo – continuano i capigruppo – nonostante l’impegno delle forze dell’ordine e degli stessi gestori dei locali che occorre dare atto si stanno attivando anche andando incontro ad ulteriori esborsi economici, nonostante siano reduci da chiusure e da un’emergenza senza precedenti. Il grande assente è il comune di Terni. Il sistema di vigilanza della Polizia Municipale – malgrado l’impegno dei singoli – così come è strutturato non funziona. E’ inutile far girare la pattuglia in auto per tutta la città e lasciare le zone della movida senza la presenza stabile di una pattuglia a piedi.
Occorrono maggiori controlli
“Occorrono maggiori controlli – seguitano Filipponi e Pasculli – sul rispetto delle ordinanze, sugli orari per i divieti dei consumi di alcool, sulla vendita ai minori e sulla non diffusione dei contenitori di vetro, purtroppo a volte usati come oggetti di lancio o peggio ancora come vere e proprie armi. Occorre pensare anche a misure chiare e semplici: niente vetro il sabato sera nelle mani degli avventori dei locali pubblici. Occorre un accesso immediato alle immagini del sistema di videosorveglianza”.
Giunta Latini sotto accusa
“La giunta Latini – concludono – nonostante le tante parole iniziali sulla sicurezza, non è riuscita ad affrontare il problema della Mala Movida dal punto di vista repressivo, né ad immaginare politiche di prevenzione, basate sul coinvolgimento degli avventori dei locali, sulla loro responsabilizzazione. Invece di campagne di comunicazione generiche, rivolte al passato, non rispettose della diversità di genere, che hanno portato grande dispendio di risorse economiche, occorrevano campagne mirate sul divertirsi responsabile, sul senso civico, sul rispetto della città. Servono in campo anche gli operatori sociali, affinché ci sia dialogo, ascolto, indirizzo, affinché il sabato sera come occasione di devianza sia affrontato in maniera seria e complessiva. Chiediamo, appunto, all’Amministrazione Comunale di mettere a punto un progetto che tenga insieme prevenzione, responsabilizzazione e valorizzazione del tessuto dei locali pubblici”.