Una messa davanti all’ospedale di Città di Castello per ringraziare tutti gli operatori sanitari (medici e infermieri) che hanno combattuto il Covid-19 (e lo affrontano tuttora) e per ricordare tutti i defunti nel periodo più difficile della pandemia.
Celebrazione “storica”
Il Vescovo monsignor Domenico Cancian lo aveva promesso nel pieno dell’emergenza sanitaria e, oggi (sabato 20 giugno), ha mantenuto la promessa, presiedendo la prima celebrazione eucaristica della storia cittadina di fronte al nosocomio tifernate.
Insieme al capo della Diocesi, sul palco nel parcheggio antistante l’ingresso D, c’erano anche il cappellano dell’ospedale e altri 6 sacerdoti. Tra i presenti, oltre alla prima fila con il sindaco Luciano Bacchetta e il commissario straordinario della Usl Umbria 1 Silvio Pasqui, tantissime autorità civili e militari, oltre a infermieri, operatori del 118, medici e tutti coloro ai quali è stata dedicata la mattinata.
Cancian “Grazie a operatori sanitari”
“In questi mesi, in questo luogo, si è particolarmente sofferto – ha detto il vescovo Cancian – tanto che diverse persone purtroppo non ce l’hanno fatta e altre, pur resistendo, hanno patito tanti malesseri. Compresi medici e operatori sanitari che si sono spesi per aiutare questi loro fratelli nella malattia. Proprio a loro va il nostro ringraziamento, perché nel male hanno fatto il loro meglio“.
Madonna delle Grazie sull’altare
Sull’altare, ben visibile, anche la Madonna delle Grazie, che ben tre mesi fa lo stesso Vescovo, insieme al sindaco, aveva invocato per un intervento atto a placare la pandemia: “Mi pare di poter dire che rispetto ad altre regioni e altre parti del mondo, la nostra città non abbia passato una situazione molto tragica, con tutto rispetto per chi ha sofferto e perso dei cari“.
Proprio oggi, nella ricorrenza del Cuore immacolato di Maria, “la donna che più di tutte ha conosciuto la sofferenza“, Cancian ha infine invocato di nuovo la Madonna, “perché ci aiuti ad andare fino in fondo e ripartire con l’apporto di tutti“.