E’ stato un Venerdì Santo diverso e speciale ad Assisi. Nel giorno che si ricorda la Passione, la Via Crucis e la flagellazione di Gesù, in tre luoghi simboli della città di San Francesco sono stati voluti momenti di grande suggestione in un silenzio irreale.
Come è noto, questa Pasqua è segnata dalla pandemia del coronavirus che ha ucciso migliaia di persone e costringe tutti a stare a casa per contenere il contagio, quindi tutte le celebrazioni del martirio di Cristo e della sua Resurrezione si svolgono a porte chiuse, senza la partecipazione dei fedeli.
L’amministrazione comunale, in sintonia con la Diocesi e le Famiglie Francescane, ha organizzato un evento particolare, simbolico. All’imbrunire, ieri sono state accese 400 fiaccole che hanno illuminato la Rocca Maggiore, il monumento più alto della città, visibile da ogni parte del territorio comunale e dai paesi limitrofi. Di solito, ogni Venerdì Santo si snoda, per le vie della città, la straordinaria Processione, molto sentita dai cittadini, dalla cattedrale di San Rufino alla Basilica di San Francesco: al ritorno da San Francesco a San Rufino le strade vengono illuminate dalle fiaccole, in segno di deferenza alle statue della Madonna e del Cristo Morto accompagnate dalla folla in preghiera. Ecco, nel ricordo di quella Processione un segno quest’anno è arrivato dalla Rocca Maggiore illuminata dalle fiaccole per lanciare un messaggio di speranza.
Un altro momento particolare è stato organizzato durante questi giorni della Passione e si potrà vivere ancora stasera (attraverso le webcam online): la piazza di San Francesco ospita una croce formata da 140 luci per ricordare gli eventi importanti della Settimana Santa, dall’Ultima Cena alla Via Crucis, alla Veglia Pasquale.
Infine, sempre ieri sera, sull’uscio della cattedrale di San Rufino don Cesare Provenzi ha deciso di esporre la statua del Cristo Morto, un fatto mai accaduto prima.
Il sindaco Stefania Proietti ha spiegato le ragioni di queste iniziative: “Sono segnali di speranza e di vicinanza alla cittadinanza, le luci nella notte vogliono illuminare e infondere speranza in un momento di grande sofferenza e incertezza. Il fuoco ha mille significati, la fiammella del sole che risorge a Pasqua, il messaggio della fede in Gesù che si è sacrificato per tutti noi, il segnale della solidarietà e della fraternità. Questo ha voluto dire la città di Assisi, il centro della spiritualità nel mondo, con la sua anima laica e religiosa”.
Le iniziative sono state organizzata dal Comune, le fiaccole sono state fornite dalle Parti e dall’Ente Calendimaggio e sono state installate e accese grazie all’aiuto e con la supervisione dei vigili del fuoco.