Non ci sono solo le scuole primarie e secondarie che in queste settimane si sono riorganizzate con varie forme di didattica a distanza. Anche i nidi d’infanzia stanno attivando dei progetti per rimanere in contatto con i proprio piccoli utenti e le loro famiglie. Tra questi progetti c’è anche quello del nido comunale Gianni Rodari di Marsciano, attivato dalle educatrici in collaborazione con l’assessorato alle politiche scolastiche del Comune di Marsciano e l’ufficio scuola guidato dalla dottoressa Sara Ciavaglia.
“Nell’inevitabile prolungarsi di questo distanziamento sociale – afferma l’assessore Dora Giannoni – è determinante lo sforzo che anche tutte le nostre scuole stanno facendo per garantire lo svolgimento della didattica a distanza. E dentro questo percorso ci sono anche i nidi d’infanzia. L’età dei bambini a cui il servizio si rivolge non ci deve impedire di mantenere, attraverso spazi e momenti di incontro online, una continuità pedagogica e un legame con i bambini e con le loro famiglie. È quello che stiamo cerando di fare e ringrazio quanti si stanno attivando in questo senso, dalle educatrici agli uffici del comune di Marsciano, dal Coordinamento pedagogico delle Zona sociale n. 4 alle cooperative che gestiscono nidi comunali”.
Il progetto che sta portando avanti il nido Rodari si chiama “Io e io… diventa noi”. Prevede la realizzazione da parte delle educatrici di videomessaggi con il racconto di storie, canzoni e filastrocche e allo stesso tempo vengono proposte delle attività per alimentare e sostenere il piacere dei bambini per l’esplorazione e la scoperta, in questo caso all’interno dei propri ambienti familiari e interagendo con semplici oggetti utilizzati nella quotidianità. Quindi un nuovo modo di relazionarsi che tuttavia cercherà, sotto il profilo didattico, di restare in continuità con i progetti educativi avviati durante l’anno scolastico.
“Soprattutto in questo momento – spiega Silvana Scifoni, educatrice al Nido Rodari – i bambini hanno bisogno di riferimenti affettivi. C’erano delle relazioni che sono venute meno nella quotidianità dei bambini così come in quella degli adulti. Questo progetto vuole quindi essere il contributo per mantenere stretto il filo di una rete che si continuerà a tessere, anche se a distanza, insieme alle famiglie, ai bambini e alle educatrici”.