Bambini al ritorno dalla Cina, circolare nelle scuole: meglio a casa 14 giorni, assenza giustificata - Tuttoggi.info

Bambini al ritorno dalla Cina, circolare nelle scuole: meglio a casa 14 giorni, assenza giustificata

Redazione

Bambini al ritorno dalla Cina, circolare nelle scuole: meglio a casa 14 giorni, assenza giustificata

Diverse le chiamate al numero verde della Regione Umbria
Dom, 09/02/2020 - 12:48

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Coronavirus, nuova circolare nelle scuole: “i bambini che frequentano i servizi educativi dell’infanzia e gli studenti, fino alla scuola secondaria di secondo grado, di ogni nazionalità, che nei 14 giorni precedenti il loro arrivo in Italia siano stati nelle aree della Cina interessate dall’epidemia” possono restare a casa per 14 giorni, considerando tale assenza giustificata.

Alla luce del rapido propagarsi del temibile virus, il ministero della Salute ha aggiornato la circolare per la gestione dei bambini nelle scuole al fine di limitare i rischi di contagio da Coronavirus.

Coronavirus, tornato in Umbria dalla Cina: famiglia in quarantena

Ovviamente, sono evitate situazioni di discriminazione (la raccomandazione riguarda bambini di ogni nazionalità al ritorno da un viaggio in determinate aree della Cina). E del resto, come viene spiegato nella nuova circolare, l’indicazione a restare a casa in via precauzionale anche per i bambini che non presentano sintomi è su base volontaria, cioè non c’è un divieto di ingresso a scuola.

La circolare

Questo il testo della comunicazione relativa all’aggiornamento della circolare: “Sulla base delle indicazioni messe a disposizione dal Comitato Tecnico Scientifico, istituito dal Commissario straordinario della Protezione Civile, il Ministero della Salute ha provveduto ad aggiornare la circolare del 01/02/2020 che conteneva “Indicazioni per la gestione degli studenti e dei docenti di ritorno o in partenza verso aree affette della Cina”.

Chi interessa

“Di fronte alla crescita del livello di diffusione del coronavirus 2019-nCoV in Cina l’aggiornamento della circolare è ispirato, coerentemente con tutti i precedenti provvedimenti del Ministero, al principio di massima precauzione. Nelle prossime settimane è, infatti, previsto il rientro di studenti che si trovano attualmente in Cina. La circolare riguarda i bambini che frequentano i servizi educativi dell’infanzia e gli studenti, fino alla scuola secondaria di secondo grado, di ogni nazionalità, che nei 14 giorni precedenti il loro arrivo in Italia siano stati nelle aree della Cina interessate dall’epidemia”.

Cosa fare

La misura di precauzione prevista in questi casi è quella di una sorveglianza attiva, quotidiana, del “Dipartimento di prevenzione della Asl di riferimento” attivato dal dirigente scolastico su segnalazione della famiglia. Tale monitoraggio consiste nella puntuale verifica della febbre e dei sintomi tipici del nuovo coronavirus 2019-nCoV.”

Restare a casa: un consiglio, non un obbligo

Fermo restando il diritto inalienabile di bambini e ragazzi, di qualsiasi nazionalità, di frequentare liberamente e regolarmente la scuola in assenza di evidenti e conclamate controindicazioni di carattere sanitario, in uno spirito di massima precauzione, il Dipartimento favorisce una “permanenza volontaria fiduciaria” a casa sino al completamento del periodo di 14 giorni dalla partenza dalla Cina”.

Assenza giustificata

Il Ministero della Istruzione, con il quale l’aggiornamento della circolare è concordato, con un suo autonomo provvedimento darà indicazione ai dirigenti scolastici affinché tali assenze siano considerate giustificate”.

Il vertice col ministro

Martedì 11 febbraio, alle ore 14.30, a Palazzo San Macuto, il Comitato parlamentare di controllo sull’attuazione dell’accordo di Schengen, di vigilanza sull’attività di Europol, di controllo e vigilanza in materia di immigrazione, svolgerà l’audizione del ministro della Salute, Roberto Speranza, sulle misure di sicurezza, sotto il profilo sanitario, adottate alle frontiere esterne dello spazio Schengen, con particolare riferimento alla diffusione del coronavirus. L’appuntamento sarà trasmesso in diretta webtv.

Tante chiamate al numero verde della Regione

Da sabato, da quando la Regione ha attivato il numero verde 800 63 63 63, gratuito, sono diverse le persone che in Umbria hanno chiamato per avere informazioni sulle modalità di trasmissione del virus e sulle misure precauzionali per limitare il rischio di contagio.

Il numero verde attivato tramite il NUS (Numero Unico Sanità) – ha spiegato Coletto – sarà attivo 7 giorni su 7, dalle ore 8 alle ore 20, mentre nelle ore serali e di notte è previsto un rimando al numero verde gratuito (1500) attivato dal Ministero della Salute“.

Conotrolli all’aeroporto

E sono risultati tutti negativi i controlli effettuati all’aeroporto San Francesco di Assisi, dove è stato attivato il sistema di controllo dei passeggeri, come previsto dal protocollo introdotto per frenare il diffondersi del Coronavirus.

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