La frattura è netta, profonda e fa male. La forzatura, portata avanti su Vus dal sindaco di Foligno, Stefano Zuccarini, insieme agli altri sindaci di centrodestra di Vus, non ha visto rimarginare la cicatrice che anzi, ha reso guardinghi e indispettiti i sindaci che si sono battuti contro l’applicazione dello spoil system di Zuccarini.
Bernardino Sperandio di Trevi, Tullio Fibraroli di Sant’Anatolia di Narco e Moreno Landrini, padrone di casa di Spello, lanciano la sfida: “l’atto è illegittimo, la questione del vecchio statuto è una balla”, dicono. Il problema sono i risultati.
Cda di VUS, parere Ministero su statuto vecchio | Zuccarini “Sindaci politicamente incompetenti”
Già, i risultati. La differenziata è sopra al 60 per cento ed entro il 2020 dovrà arrivare al 72,3 per cento, stando all’impegno della Regione. Non proprio un incremento agevole da gestire. E la questione della chiusura dei rifiuti? Resta lì, sul tavolo del nuovo Cda di cui non si conoscono, lamentano i tre sindaci, alcun tipo di linee programmatiche.
Impegni che invece si conoscevano del precedente consiglio, da cui erano usciti approfondimenti approvati insieme al bilancio 2018, anche da Zuccarini e dai sindaci di centrodestra. Qualche mese dopo il cambio, motivato solo dalla non fiducia politica nei confronti dei componenti individuati fino allo strappo nell’assemblea dei soci, non giustificabile secondo i sindaci.
Ma i tre sindaci ne fanno anche un problema di metodo, il termine ‘forzatura’ ricorre fino alla chiosa di Sperandio: “I pieni poteri possono attendere”. Perché i tre, che siedono nel “Coordinamento dei soci”, non sono disposti a far passare una virgola fuoriposto: “Non vogliamo creare intralci alla gestione funzionale, ma dobbiamo fare un salto di qualità”.
“C’è un blocco dell’operatività dal momento in cui è avvenuto il cambio”, dice Fibraroli. “La Vus è un pretesto, la collaborazione territoriale non deve essere messa in dubbio. Non abbiamo intenzione di scendere nella cagnara, noi vogliamo difendere e migliorare i servizi dei cittadini”, continua Landrini.
Ora si attendono le prossime mosse. Il Cda uscente potrebbe presentare un ricorso per danni, che secondo i sindaci sarebbe a carico dei Comuni che hanno detto sì allo spoils system, quindi Foligno Nocera Umbra, Norcia, Giano, Castel Ritaldi e Montefalco.
Sicuramente non Spoleto. Il sindaco De Augustinis è stato al centro degli strali di Zuccarini e in conferenza stampa non c’era ma i tre assicurano che sostenga la loro idea.