Minacce, punizioni, urla per costringere due bambine di circa un anno e mezzo che frequentano un asilo nido a mangiare contro la loro volontà. E’ per queste accuse che una maestra sessantenne è stata arrestata giovedì dai carabinieri della Compagnia di Todi su ordine del gip di Spoleto Federica Fortunati, dopo la richiesta di custodia cautelare avanzata 10 giorni fa dalla Procura.
La donna, che ora si trova ai domiciliari, fino a ieri era insegnante in un asilo nido comunale in un comune della Media valle del Tevere. Cinque gli episodi – secondo quanto riportato oggi da alcuni quotidiani – che le vengono contestati dalla Procura della Repubblica di Spoleto, tutti avvenuti nel mese di ottobre. Per la maestra l’accusa è quella di maltrattamenti con varie aggravanti.
L’inchiesta sarebbe scattata dalla denuncia del personale esterno al nido, che avrebbe notato comportamenti aggressivi ed urla da parte dell’insegnante nei confronti di alcuni bimbi. Dopo la segnalazione, i carabinieri hanno iniziato ad indagare anche con l’ausilio di intercettazioni ambientali (all’interno dei locali sarebbero state installate anche telecamere nascoste per riprendere i fatti).
Secondo quanto viene contestato alla sessantenne, che lunedì sarà sottoposta all’interrogatorio di garanzia davanti al gip del tribunale di Spoleto, in più occasioni avrebbe costretto a forza due bambine a mangiare del cibo, addirittura in un caso quello caduto in terra. Il tutto con grida e la minaccia continua di punizioni, come di chiuderle in bagno al buio o di tirar loro i capelli. Punizione che almeno in un caso sarebbe avvenuta. In un altro caso, invece, la maestra avrebbe dato uno schiaffo ad una bimba.