Attimi di follia oggi sul campo della Superga48, a San Giovanni di Baiano, durante la partita di Prima Categoria contro il Bevagna. Un giocatore bevanate, infatti, ha colpito con un pugno al volto un calciatore della squadra di casa, che poi è stato trasportato all’ospedale di Spoleto. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri della locale Compagnia.
La partita domenicale si stava svolgendo regolarmente, davanti a numerosi spettatori. Secondo quanto raccontano alcune persone che erano presenti, dopo uno scontro di gioco un calciatore della Superga48, il 23enne A.G., è finito a terra, rialzandosi subito dopo. A quel punto un giocatore del Bevagna lo ha improvvisamente colpito con un pugno in viso. Un colpo violento, che gli avrebbe provocato anche una ferita.
La partita – che era quasi finita – è stata immediatamente sospesa (e poco dopo fatta concludere dall’arbitro), mentre lo spoletino, che accusava anche dei capogiri, è stato trasportato in ambulanza al pronto soccorso di Spoleto dove si trova tuttora per accertamenti. Sul posto sono quindi intervenute due pattuglie dei carabinieri. A riprendere la partita ci sarebbe stata anche una telecamera, video che ora potrebbe essere acquisito dalle forze dell’ordine, che sul posto hanno sentito numerosi testimoni ed anche l’aggressore. Il giocatore bevanate, comunque, si sarebbe subito mostrato pentito di quanto accaduto.
Subito dopo il pugno, sugli spalti si sarebbe avuto anche un momento di intemperanza da parte di un familiare del calciatore aggressore, che avrebbe rotto il cellulare di un altro spettatore della partita.
Certo è che l’episodio rappresenta l’ennesima brutta pagina di calcio violento. Un episodio che comunque è stato condannato da entrambe le società, compreso il Bevagna che si è dissociato dal comportamento del suo giocatore.
“Il giocatore del Bevagna si è subito scusato ed ha detto di aver perso la testa – racconta il direttore sportivo della Superga48 Massimiliano Capitani – ma un gesto del genere è comunque una vergogna, tanto più per i numerosi ragazzini che erano lì ad assistere la partita. E’ un gesto inqualificabile“.