Campagna acquisti di Fratelli d’Italia in vista delle prossime tornate elettorali. Ufficializzata la presenza in lista alle regionali del 27 ottobre dei consiglieri regionali oggi nel Gruppo Misto, Emanuele Fiorini e Sergio De Vincenzi. Il primo è approdato nel Misto dopo aver lasciato la Lega. De Vincenzi, lasciato Claudio Ricci dopo che l’ex sindaco di Assisi aveva rinunciato alla carica di portavoce del centrodestra, nei mesi scorsi aveva dialogato con la Lega, per poi trovare in estate una convergenza con il partito di Giorgia Meloni. Un’adesione per ora personale, ha spiegato, visto che, dopo le elezioni, i civici di Umbria Next presenti nei Comuni potranno decidere se aderire o mano a Fratelli d’Italia.
Accordi che nella destra sovranista rafforzano dunque Fratelli d’Italia, che in Umbria ha già scavalcato Forza Italia all’ultima tornata elettorale. Ed alla mossa degli azzurri, che da Roma hanno annunciato l’appoggio a Donatella Tesei candidata presidente, ma con Morroni vice, risponde il capogruppo di FdI alla Camera, Francesco Lollobrigida: “Noi abbiamo messo a disposizione la candidatura di Marco Squarta”. Poi, saranno Matteo Salvini e Giorgia Meloni a definire la quadra in vista delle elezioni. Compresa l’opportunità o meno di allargare l’alleanza di centrodestra a Cambiamo! di Giovanni Toti. “Noi non abbiamo preclusioni, pensiamo alla nostra lista. Ma va fatta chiarezza” spiega Lollobrigida. Un messaggio rivolto a Toti, ma anche a Silvio Berlusconi, che ha manifestato una certa insofferenza verso una destra a trazione sovranista. Certo, la manifestazione di lunedì a Roma “contro il Governo abusivo” (come l’ha definito Franco Zaffini) rafforza invece l’asse tra la Lega e Fratelli d’Italia. Che però in Umbria, in vista delle imminenti elezioni, potrebbe incrinarsi per la opa che il partito di Meloni ha lanciato per accaparrarsi vari rappresentanti del centrodestra nel Perugino e nel Ternano.
Quanto ai nuovi acquisti in Regione, Franco Zaffini (affiancato in conferenza stampa da Emanuele Prisco e dal portavoce del centrodestra a Palazzo Cesaroni, Marco Squarta) ne ha lodato il comportamento “nelle Istituzioni“. Non solo in Regione, dunque.