Pur senza nominarli, il gruppo dei civici dietro la sigla l’Umbria dei Territori, ad una settimana esatta dalla Costituente convocata a Todi, lancia un monito al presidente di Confcooperative Umbria Andrea Fora, al sindaco di Gubbio Filippo Maria Stirati ed a quel Pd che, eternamente diviso al suo interno, lancia ora la corsa ad uno ora all’altro, rigorosamente al di fuori delle proprie fila, per l’investitura a candidato presidente della Regione per il centrosinistra allargato. Basta “autocandidature, personalismi, fughe in avanti, tatticismi“.
Tra tanti che manifestano la propria disponibilità a candidarsi (assicurandosi così l’unico seggio ad oggi certo per entrare a Palazzo Cesaroni dalla porta sinistra) l’Umbria dei Territori rivendica il proprio ruolo di unica forza civica già presente in molti comuni umbri; ad Assisi, dove governa con Stefania Proietti, ma anche altrove. E forse le fibrillazioni di questi giorni nella città Serafica non sono un caso…
Regionali, i dubbi del centrodestra su chi imbarcare
“Il dibattito politico ragionale, in previsione della imminente tornata elettorale – scrivono i portavoce dell’Umbria dei Territori – continua ad avvitarsi su se stesso, in un vortice di nomi e candidature le cui logiche restano in capo alle dinamiche interne ai partiti e al vecchio e superato schema centrodestra-centrosinistra. Un dibattito che, in maniera trasversale, si chiude nei palazzi romani e perugini, si consuma fra una classe politica sempre più autoreferenziale e sfugge ad un vero confronto sui problemi della nostra regione, sulle possibili soluzioni e su un’idea di futuro. Dinamiche dalle quali Umbria dei Territori è sino ad oggi rimasta fuori e da cui non si farà coinvolgere, rinviando al mittente ogni misero tentativo di mettere un freno ad una grande alleanza civica, unica credibile proposta intorno alla quale costruire una nuova alleanza democratica e, pertanto, unico argine alla altrimenti scontata vittoria della Lega“.
“Da oltre un anno – prosegue la nota – proponiamo un percorso che nasca dal basso, dai territori, dai movimenti e le associazioni e che metta al centro un progetto ed un programma condiviso. Condizione indispensabile per arrivare in maniera credibile alla definizione delle candidature. Al contrario, autocandidature, personalismi, fughe in avanti e tatticismi sono in piena contraddizione con un percorso che fa dell’altruismo, della generosità e dall’apertura al confronto la cifra del progetto politico che vogliamo costruire. Un progetto in cui la forza e l’autorevolezza dei sindaci si determina nella coerenza con cui si impegnano a rispettare il proprio mandato elettorale, i propri cittadini ed il proprio territorio, sino al compimento del mandato“.
L’dea è quella di costruire “una nuova classe dirigente che non utilizza i territori come trampolino di lancio, ma che li rispetta dando loro forza e centralità nel quadro regionale”.
L’appuntamento è per sabato 24 alle ore 10 nella Todi di Pizzichini, presso L’hotel Europalace, dove Umbria dei Territori “aprirà una nuova stagione, fatta di contenuti e proposte, di amministratori serie e capaci, per un Umbria diversa e migliore“.