Città di Castello sarà il primo Comune in Umbria a dotarsi del Peba, il Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche. Questo l’obiettivo del tavolo operativo che, ieri (lunedì 29 luglio), ha aperto ufficialmente l’iter amministrativo per la redazione del piano.
Erano presenti Vincenzo Tofanelli (coordinatore), presidente del Consiglio comunale, il sindaco Luciano Bacchetta, gli assessori, i capigruppo e le associazioni che hanno presentato la petizione. Il crono programma indicato da quest’ultime è stato così riassunto: approvazione della petizione dei cittadini in Consiglio comunale, organizzazione dei lavori in Commissione ‘Assetto del Territorio’, verifica della mappatura delle associazioni e ricognizione degli uffici, integrazione della Commissione ‘Urbanistica’ con un rappresentante dell’associazione ‘Cuore di Leone’. Il primo step sarà a ottobre, in occasione della Giornata nazionale per l’eliminazione delle barriere architettoniche.
Bacchetta ha parlato del Peba, come “un obiettivo raggiungibile, dato che non siamo all’anno zero. Negli ultimi anni Città di Castello ha rigenerato contenitori vecchi e nuovi, rispettando il dettato della legge: la Biblioteca e Palazzo Bufalini, per fare esempi eclatanti, sono accessibili a tutti. Iniziando l’iter che ci porterà all’approvazione del Peba vogliamo mandare un segnale forte sul fronte dei diritti di cittadinanza e credere che sia possibile abbattere le barriere anche in centri storici di pregio con bilanci molto limitati. Faremo subito gli interventi non gravosi, che richiedono una riorganizzazione di spazi o funzioni, programmeremo gli altri”.
Carlo Reali, presidente de ‘Il Mosaico’, insieme a Riccardo Lucaccioni, presidente di ‘Cuore di Leone’, associazioni che hanno promosso la petizione, ha ribadito come “il Peba attiene ai diritti fondamentali della Costituzione, l’articolo 3 sull’uguaglianza sostanziale di tutti i cittadini. Non chiediamo tutto subito ma che il Piano sia nell’agenda politica dell’Amministrazione ed oggi plaudiamo alla sensibilità del Comune, che dà avvio ufficialmente all’iter del piano”.
L’assessore ai Servizi educativi e all’Urbanistica Rossella Cestini ha rilanciato la proposta di una co-progettazione sul fronte dell’edilizia scolastica e di una sinergia culturale nella prospettiva ravvicinata della prossima Giornata nazionale per l’eliminazione delle barriere architettoniche. Per Luca Secondi, assessore ai Lavori Pubblici, un settore di intervento immediato sono i Cva “e tutti i luoghi destinati alle attività pubbliche. Nei prossimi mesi scadranno molte convenzioni e nella riformulazione potremmo prevedere questa voce tra la manutenzione straordinaria. Siamo certi che il mondo dell’associazionismo sarà sensibile”. L’assessore alle Politiche sociali Luciana Bassini ha parlato di “una legge non sempre disattesa”, citando le opere pubbliche di nuova costruzione a norma e “l’attenzione anche nella collocazione della segnaletica”.
Anche Sassolini (FI) ha riconosciuto che “nei centri storici le difficoltà crescono” suggerendo di “lavorare sul trasporto pubblico e sul reperimento di risorse necessarie”. Rigucci (Lega) ha ricordato che “le risorse del Fondo regionale per gli edifici privati sono di ambito e debbono essere ridistribuite. Come Provincia, abbiamo inserito una clausola nel capitolato per il trasporto pubblico, finalizzata all’accessibilità di tutto il parco macchine”. Tavernelli (Pd), in qualità di presidente della Commissione ‘Assetto del territorio’, si è detto “disponibile a convocare l’organismo esteso ai rappresentanti della petizione in tempi brevi, per mettere mano alla parte operativa anche in vista della Giornata nazionale”.