Continua a far discutere, e non poco, l’ordinanza anti alcol in centro storico emessa dal sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti. Dopo una serrata annunciata dagli esercenti ma poi rientrata in seguito ad un incontro “distensivo” tra questi e il primo cittadino (il quale sembra comunque non voler arretrare), ha detto la sua anche il capogruppo della Lega Alessia Raponi.
La consigliera d’opposizione, anche in qualità di vicepresidente della terza commissione, ha ribadito che proprio nell’organismo consiliare riunitosi qualche giorno fa “era stata condivisa la necessità di intervenire al più presto sul fenomeno dell’alcolismo minorile attraverso un coordinamento mirato con famiglie, istituzioni scolastiche, servizi sociali e Asl, e non con un’ordinanza come quella emessa dal sindaco“.
La Lega non è d’accordo su restrizioni di tipo proibizionistico, che comporterebbero solo lo spostamento del problema altrove. La tutela del cittadino e della sua incolumità si raggiunge attraverso l’impiego di altri tipi di misure preventive come l’installazione di telecamere fisse, videosorveglianza nei punti strategici e un’azione massiccia delle forze dell’ordine, fino all’organizzazione di gruppi di cittadini retribuiti in sinergia tra privati e comuni.
“In questi 5 anni la Lega ha sollevato l’argomento e suggerito soluzioni all’amministrazione comunale ma non sono mai state recepite o prese considerazione, – ha aggiunto Raponi – Per noi, alle misure sopra indicate si potrebbe aggiungere anche la possibilità di stipulare convenzioni con associazioni locali come quella dei carabinieri in congedo. Tutto questo sarebbe un deterrente risolutivo, non lo è certo un’ordinanza che va a colpire solo alcuni esercizi commerciali di un centro storico già malmesso“.