Sarà Perugia a ospitare la finale nazionale delle Olimpiadi Italiane di Astronomia nella primavera del 2020. L’importante risultato è stato ottenuto dall’Istituto Volta e dal Planetario Ignazio Danti, designati come sede della gara che coinvolge studenti di tutta Italia con l’obiettivo di far emergere le eccellenze in questo ambito.
La designazione ufficiale è avvenuta mercoledì 17 aprile a Matera, durante la finale delle Olimpiadi 2019 inserita tra gli eventi della Capitale Europea della Cultura e coordinata dal MIUR, dalla SAIt – Società Astronomica Italiana e dall’INAF – Istituto Nazionale di Astrofisica.
«L’obiettivo raggiunto dall’Istituto Volta fa parte del percorso di consolidamento del ruolo didattico e divulgativo che il Planetario Danti sta costruendo nel territorio e nel contesto nazionale ed europeo – ha dichiarato la dirigente Prof. Rita Coccia – i ragazzi che oggi sono studenti saranno tra coloro che, nei prossimi anni, affronteranno le sfide complesse che la ricerca in campo astrofisico e aerospaziale porranno all’intera società e che ne gestiranno l’impatto scientifico e tecnologico. Le Olimpiadi sono un’occasione fondamentale per sensibilizzarli su questi temi».
A ricevere il testimone dell’iniziativa Leonardo Alfonsi, coordinatore del Planetario Danti dal settembre scorso, che si è dichiarato entusiasta del risultato, che conferma la posizione di eccellenza del Volta nel campo della didattica e il coinvolgimento attivo della città di Perugia nelle azioni di comunicazione della scienza all’interno del panorama italiano.
Le Olimpiadi di astronomia hanno un impatto nazionale significativo: nel 2019 hanno partecipato alle fasi eliminatorie oltre 8000 studenti tra i 14 e i 17 anni da 250 scuole di tutte le regioni italiane e 80 di loro hanno avuto accesso alla finale nazionale: tra questi sono 15 i campioni italiani proclamati a Matera, 5 dei quali parteciperanno alle finali mondiali delle Olimpiadi. Le Olimpiadi sono un’occasione per avvicinare gli studenti delle scuole secondarie all’astronomia, alle sfide proposte dalla scienza di base in questo settore, come quelle testimoniate dalla recente presentazione della prima immagine di un buco nero, così come all’impatto tecnologico che la ricerca in campo aerospaziale comporta.
Saranno un centinaio i ragazzi che arriveranno dalle scuole di tutta Italia nell’aprile 2020 a Perugia, per conquistare il titolo nazionale e avviare un percorso che li porterà a cimentarsi nella competizione anche a livello internazionale. Le iniziative in programma a Perugia comprenderanno, oltre alla gara riservata agli studenti, una serie di attività divulgative rivolte alla città e incentrate sui temi più attuali dell’astrofisica, coinvolgendo le istituzioni e le realtà culturali e produttive del territorio nell’intento comune di valorizzare la cultura scientifica come strumento di costruzione del futuro.
Le Olimpiadi italiane di astronomia sono promosse dalla Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e la Valutazione del Sistema Nazionale di Istruzione del MIUR e organizzate dalla Società astronomica italiana (SAIt) e dell’Istituto nazionale di astrofisica (INAF) sotto l’egida del Comitato di coordinamento delle Olimpiadi internazionali di astronomia.