Raddoppiati i numeri della Cascata delle Marmore nel mese di marzo 2019 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. A fare il punto della situazione, su sollecitazione dei consiglieri comunali del Pd, è stato il vicesindaco con delega al turismo e marketing, Andrea Giuli, durante il question time.
I Consiglieri del Pd chiedevano di conoscere l’esistenza o meno di scostamenti di orario rispetto a quelli previsti nel capitolato d’appalto dei servizi di supporto e assistenza turistico-logistica nell’area della Cascata e se eventuali scostamenti hanno prodotto un minore afflusso di turisti rispetto allo storico degli scorsi anni e quindi un minore introito.
L’opposizione ha ripercorso che “in data 14/11/2018 la giunta comunale approvava la delibera numero 146 oggetto: “Servizi di supporto ed assistenza turistico-logistica nell’area della Cascata delle Marmore e del comprensorio integrato di pregio per l’anno 2019. Approvazione progetto per l’appalto del servizio redatto ai sensi dell’Art 23. Commi 14 e 15 del D.Lgs 50/2016″ in cui si afferma che i servizi hanno durata un anno per un importo a base d’asta di servizio di 585.982,00 euro. In data 13/12/2018 (un mese circa dopo la delibera) è stato pubblicato sul MEPA il bando per la gestione dei servizi turistici legati alla Cascata delle Marmore con scadenza il 31/12/2018 (poi in data 19/12/2013 posticipata al 03/01/2019) e della durata di sei mesi.
Il capitolato d’appalto per i servizi di supporto ed assistenza turistico logistica nell’area della Cascata delle Marmore e del comprensorio integrato di pregio fa riferimento ad un ammontare dell’appalto pari ad euro 193076,78. L’articolo 4.b dispone che il servizio di biglietteria dovrà iniziare almeno 15 minuti prima dell’apertura al pubblico al fine di assicurare l’apertura in orario. II capitolato per gli orari di apertura rimanda all’allegato 1, che in merito al mese di marzo prevede una apertura del parco dalle 10 alle 18 nei giorni feriali, e dalle 10 alle 22 nei giorni festivi. Il sito internet del nuovo gestore nella parte relativa agli orari per il mese di marzo fa riferimento invece per l’apertura feriale del parco all’orario 11 30 — 16 30, al rilascio dell’acqua 12 — 13 e 15 — 16, per la biglietteria feriale alle fasce 11 30 — 13 30 con un’ora di interruzione per poi riprendere dalle 14 30 alle 16 30 e infine per i festivi la biglietteria per il parco dalle 10 30 alle 18 30. Pertanto è evidente uno scostamento tra l’orario previsto nel capitolato e quello offerto dal nuovo gestore, restringendo l’offerta turistica e la possibilità di incasso”.
Il vicesindaco Giuli ha replicato che “con determina dirigenziale n. 371 del 1.02. 2019 si fa esplicito riferimento ad una modulazione sperimentale degli orari per motivi gestionali. L’ammontare delle ore annuali, 1283, del rilascio delle acque è rimasto inalterato. Quindi non c’è nessun cambiamento di monte ore. Il calendario esatto si è perfezionato il 1 marzo 2019″.
“In merito al timore di minor afflusso – ha osservato – i numeri parlano chiaro. Infatti, a marzo 2019 sono stati venduti 17.308 biglietti a fronte dei 7.058 dell’anno precedente per un incasso di 123.000 € euro a fronte della metà dello scorso anno. Sono stati staccati 10.310 biglietti integrativi a marzo 2019 per importo di circa € 15. 250 euro, mentre nel 2018 sono stati circa 5.223 i biglietti integrativi venduti. Siamo molto soddisfatti dei numeri registrati”.