Un clima di particolare buonumore si è respirato questa mattina nei corridoi della Questura di Perugia, l’inaugurazione ufficiale della stanza dedicata alle audizioni protette delle vittime di violenza ha regalato momenti di gioia e grande soddisfazione non solo per i poliziotti perugini ma anche per i cittadini intervenuti alla cerimonia.
La storia comincia circa un anno fa, quando un 10 febbraio gli sforzi e le idee della Questura del capoluogo umbro incontrano la generosità e la sensibilità dell’associazione “Soroptimist international club” di Perugia e della “Pro loco” di San Savino (Pg), dai quali nasce la volontà di organizzare un pranzo sociale per raccogliere i fondi necessari all’allestimento della stanza per le audizioni protette di minori e vittime vulnerabili all’interno della Questura di Perugia.
La partecipazione di quasi 250 persone ha permesso di raccogliere una somma di denaro che la presidente del club Soroptimist di Perugia dr.ssa Maria Luisa Passeriha quindi destinato all’acquisto delle attrezzature e del mobilio della struttura in questione.
L’associazione Soroptmist, rappresentata durante l’inaugurazione anche dalla propria presidente nazionale dr.ssa Patrizia Salmoiraghi. già da anni contribuisce, attraverso il progetto denominato “una stanza tutta per sé”, all’allestimento di tali importanti strutture, necessarie per consentire alle vittime dei reati di violenza di genere di testimoniare in un’ambiente confortevole e familiare, all’interno degli Uffici di Polizia.
La stanza, integrata all’interno degli uffici della Squadra Mobile, costituisce da oggi una bellissima realtà costruita grazie ad una virtuosa e proficua collaborazione tra pubblico e privato e verrà utilizzata sia dalla Squadra Mobile per le vittime di abusi e violenze che dall’ufficio minori della Divisione Anticrimine per l’audizione delle donne vittime di stalking.
La realizzazione della struttura è avvenuta in stretta sinergia con i vertici del Servizio Centrale Anticrimine e del suo Direttore Giuseppe LINARES che ha presenziato l’evento.
Una mission di grande rilievo della stanza è quella di garantire l’audizione di minori, ma anche di donne e di soggetti vulnerabili, in un contesto ove possano sentirsi tranquilli, tutelati e protetti in momenti di particolare difficoltà e fragilità.
Effettuare audizioni protette dei minori, monitorate e gestite attraverso una sala regia dedicata, con le modalità e nei casi previsti dalla legge e sotto il coordinamento dell’Autorità giudiziaria e con l’ausilio di un esperto in psicologia infantile insieme a operatori specializzati della Polizia giudiziaria, avrà il compito di facilitare la raccolta delle dichiarazioni dei giovanissimi al fine di evitare un eventuale stress psicofisico e l’alterazione della qualità e la quantità dei ricordi.
Assistiamo ad una sempre maggiore presa di coscienza e sensibilità della società intorno alla violenza nei confronti delle donne e dei minori, e la nostra volontà è quella di arginare un fenomeno che oggi è più che mai drammatico, caratterizzato da una violazione dei diritti umani, dell’integrità fisica e psicologica, della sicurezza, della libertà e della dignità della persona.
Attraverso un accordo con il Soroptmist sono stati coinvolti gli studenti del Liceo artistico cittadino “Bernardino Di Betto” di Perugia, che hanno realizzato opere di grande e piccolo formato le quali sono andate ad impreziosire, con senso artistico e leggerezza, la stanza audizioni vittime.
Le opere rappresentano un momento di straordinaria bellezza che rende ancora più accogliente la stanza allestita e per questo, il Sig. Questore, Giuseppe Bisogno ha esternato un sentito ringraziamento alla preside del liceo artistico prof.ssa Francesca Cencetti e al provveditore agli studi dr.ssa Antonella Iunti, che hanno permesso questo meraviglioso scambio artistico e culturale.