Il sindaco Stefania Proietti ha incontrato a Roma, nel corso di un convegno organizzato dalla Cisl Scuola, il ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Marco Bussetti e lo ha invitato ad Assisi per una visita negli istituti scolastici della città. “Le nostre scuole sono un’eccellenza del sapere – ha detto il primo cittadino – e meritano di essere conosciute e sostenute perché rappresentano le palestre dove i nostri ragazzi si formano per affrontare la vita e perché la nostra offerta formativa è di grande qualità e attira giovani dai territori limitrofi”.
Successivamente il sindaco ha partecipato, insieme alla sociologa Simona Rotondi e al professore del Cnr Francesco Tonucci, a una tavola rotonda nell’ambito del convegno “Guardare il mondo con occhi nuovi, una risposta alla povertà educativa”, soffermandosi sulle responsabilità di un amministratore pubblico nei confronti della scuola. “Voglio caratterizzare il mio contributo – ha detto il sindaco Proietti – su tre parole: fiducia, libertà di scelta ed ecosistema. Su questi temi si fonda una scuola efficiente e moderna, una scuola capace di offrire una conoscenza e nello stesso tempo delle prospettive. Per questo come amministrazione abbiamo pensato di organizzare un tavolo invitando gli imprenditori e i dirigenti scolastici a confrontarsi perché l’obiettivo è fare entrare gli studenti nelle aziende mostrando esempi e modelli di lavoro, stabilendo così un clima di fiducia perché sanno che quando finiscono gli studi c’è uno spazio, un posto dove mettere in pratica la loro preparazione”.
“In quest’ottica – ha continuato il sindaco – si creano le basi per una progettualità finalizzata per esempio a trattenerli e non farli fuggire all’estero, una sorta di libera scelta quando lo studente ha davanti a sé il quadro della situazione o il ventaglio delle opportunità e che non sia condizionata dagli smartphone o da certi programmi televisivi”.
“Infine lo sforzo e anzi la sfida dell’amministrazione pubblica – ha concluso il sindaco – è creare un ecosistema a partire appunto dalla scuola e i risultati di queste azioni che si devono mettere in campo purtroppo non hanno i tempi della politica del consenso. Ma la scuola è determinante e investire su di essa significa essere lungimirante, significa guardare oltre l’orizzonte e fare buona politica, come ente pubblico mi adopero per essere l’anello di congiunzione in una sorta di patto sociale, per il bene dei nostri giovani, per il bene della nostra comunità”.