Proclamato lo stato di agitazione dei lavoratori del “Briccialdi” – è quanto reso noto dai sindacati, dopo l’assemblea sindacale dello scorso 13 febbraio, nell’ambito della quale è emersa la grave difficoltà economica dell’istituzione nel versare gli stipendi ai docenti dell’alta scuola di formazione musicale e il lento iter di statizzazione che non favorisce certamente la normale attività dell’istituto.
“Sono ancora bloccati alcuni dei fondi del 2018, ma finalmente il ministro Tria ha firmato due decreti che stanziano le risorse e stabiliscono i criteri per la statizzazione delle accademie di belle arti non statali e degli istituti superiori di studi musicali non statali. Questo crea conseguenze gravissime, che rischiano di avere conseguenze altrettanto gravi sulla stabilità del corpo docente, sulla didattica, sulla qualità che da sempre ha caratterizzato le attività del Briccialdi” – questo era quanto denunciato dai rappresentanti dei lavoratori dell’istituto nei giorni scorsi.
La presidente del ‘conservatorio’ ternano, Letizia Pellegrini, ha precisato che le mensilità mancanti sarebbero ‘soltanto’ tre tra 2018 e 2019. le somme che mancherebbero per l’anno 2018 dipenderebbero direttamente dalle casse ministeriali, mentre il mancato versamento delle spettanze dovute nei primi due mesi del 2019 dipenderebbero da mancati accrediti di Comune, Regione e Ministero.
Secondo quanto è stato possibile apprendere, sembra che la situazione possa risolversi con un semplice sblocco di somme che, in realtà, sono già state stanziate. Il corretto pagamento degli stipendi dovrebbe poi tornare regolare quando il processo di statalizzazione sarà terminato e ci sarà chiarezza nelle competenze di pagamento.