Il Ministero dello Sviluppo Economico ha convocato il ‘tavolo Treofan’ il prossimo 4 febbraio. La notizia è arrivata nella sera di ieri, quando la missiva è partita da via Molise diretta ai presidenti delle regioni Umbria, Campania, Umbria e Puglia, rispettivamente Vincenzo De Luca, Catiuscia Marini e Michele Emiliano, alla Jindal, alla Treofan, alla M&C e ai sindacati.
Era attesa da giorni la convocazione di un nuovo tavolo ministeriale, dopo il deludente vertice dello scorso 12 gennaio, nell’ambito del quale si era ottenuto soltanto un collegamento via Skype con Jain Deepak.
Troppo poco per una vertenza che riguarda decine di posti di lavoro, soprattutto nello stabilimento di Battipaglia e, di riflesso, anche in quello di Terni. Comportamento giudicato negativamente dalle sigle sindacali che avevano commentato: “la metodologia utilizzata da Treofan/Jindal nei confronti delle Organizzazioni Sindacali e dei vertici Ministeriali non è più tollerabile. Il livello dei problemi e della interlocuzione meriterebbero ben altra attenzione e rispetto da parte della società”.
I sindacati avevano ‘minacciato’ un sit-in di protesta sotto l’ambasciata indiana perché non avevano ricevuto garanzie sulla ripartenza dello stabilimento di Battipaglia sul quale ‘gli indiani’ si sono riservati il diritto di fare prima i conti con il proprio portfolio.
Un atteggiamento definito “sprezzante” dalle sigle sindacali, che sta creando gravi disagi soprattutto a Battipaglia dove i lavoratori sono in attesa di conoscere il loro futuro dal 18 dicembre, data in cui si è deciso di non far più arrivare le materie prime, costringendo i lavoratori al presidio permanente di fronte alla fabbrica da un mese.