Una banda di ladri è stata fermata a Spoleto dagli agenti del commissariato di polizia. I cinque, oltre ad un bambino, erano a bordo di un’auto non assicurata né revisionata, mentre il conducente non solo non aveva mai conseguito la patente, ma era anche destinatario di un mandato di arresto europeo. Nella loro disponibilità è stata trovata refurtiva proveniente presumibilmente da vari furti, per la quale gli agenti ora cercano i proprietari.
La brillante operazione condotta dai poliziotti spoletini è avvenuta nell’ambito dell’attività straordinaria di controllo del territorio finalizzata a incrementare l’attività di prevenzione in occasione delle festività natalizie.
Proprio durante i controlli, quindi, è stata fermata l’auto con a bordo le 6 persone. Il conducente del veicolo, un cittadino serbo 30enne, che viaggiava in compagnia di altri due uomini e due donne, con vari precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, stava guidando senza essere provvisto della patente di guida perché mai conseguita e con il veicolo non assicurato né revisionato.
Relativamente al mezzo di trasporto utilizzato si è provveduto ad elevare verbali di contestazione al Codice della Strada per un ammontare complessivo di circa 7.000 euro, sia a carico del conducente che del proprietario, un cittadino italiano pluripregiudicato, col consequenziale sequestro amministrativo del veicolo.
Inoltre, a carico del medesimo cittadino serbo, si rilevava la pendenza di un mandato di arresto europeo emesso dalla Corte di Tolosa, per i reati di furto aggravato e associazione per delinquere. Pertanto gli agenti hanno proceduto immediatamente al suo arresto, per fini estradizionali verso la Francia, associandolo alla casa circondariale di Spoleto, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Dal controllo della vettura e degli altri viaggiatori, poi, sono spuntati fuori numerosi oggetti preziosi, i quali apparivano essere nella disponibilità di una cittadina serba 66enne, la quale risultava altresì in possesso di una somma di circa 400 euro. La donna, che non riusciva a fornire giustificazioni in merito al possesso degli oggetti preziosi, è stata denunciata a piede libero per il reato di ricettazione; il materiale e la somma di denaro ritenuti di provenienza illecita, venivano sequestrati.
Relativamente alla posizione dei cinque stranieri sul territorio nazionale, è emerso che tutti i soggetti di cittadinanza serba sottoposti a controllo risultavano in posizione non regolarità.
Pertanto, a parte il cittadino serbo 30enne arrestato in esecuzione del mandato di arresto europeo, si sono concretizzate le procedure di espulsione per gli altri 4 cittadini serbi, di cui 2 donne, una accompagnata al C.P.R., e 2 uomini.
Sono tuttora in corso le attività d’indagine per accertare la provenienza del materiale sequestrato.