Se, come tutti si augurano, la ricostruzione post terremoto dovesse entrare a regime, il cratere del sisma si riempirebbe in breve tempo di centinaia di cantieri e, di conseguenza, di migliaia di tecnici e lavoratori edili impegnati nel territorio per diversi anni.
È in primis a loro che si rivolge il progetto ‘Cantiere cardio protetto’ grazie al quale il Collegio dei geometri e geometri laureati della provincia di Perugia donerà sedici defibrillatori ai Comuni umbri colpiti dagli eventi sismici del 2016: Spoleto, Sant’Anatolia di Narco, Preci, Norcia, Cascia, Monteleone di Spoleto, Poggiodomo, Scheggino e Vallo di Nera. Ed è proprio in quest’ultimo borgo della Valnerina che giovedì 22 novembre è stata presentata l’iniziativa alla presenza di sindaci e amministratori dei Comuni interessati. Per il Collegio dei geometri di Perugia sono intervenuti il presidente Enzo Tonzani, il segretario Angelo Pazzaglia, il segretario della commissione ‘Sisma 2016’ Augusto Tomassini e il consigliere Norise Fedeli. Presente anche Ezio Viola, presidente dell’Associazione geometri di Spoleto.
“L’idea – ha spiegato Tomassini – è nata per supportare i professionisti addetti alla sicurezza e alla direzione dei lavori nei cantieri, le maestranze che opereranno nel cratere, ma anche le popolazioni locali e tutti coloro che si troveranno in zona Le amministrazioni comunali installeranno i defibrillatori nei luoghi che ritengono più sensibili”. “Nell’ambito del progetto – ha proseguito Fedeli –, abbiamo anche realizzato degli specifici totem, che conterranno la teca e il defibrillatore, in grado di integrarsi al meglio nell’ambiente e nell’architettura dei borghi della Valnerina. Sono strutture costruite in acciaio corten che, inoltre, necessitano di una manutenzione minima”.
Nei prossimi giorni, nei nove comuni verranno individuati i luoghi dove si ritiene ci sia maggiore necessità di questi dispositivi e, sicuramente entro l’anno, installate le sedici postazioni. Il costo complessivo dell’operazione è stato di 32mila euro interamente a carico della Cassa geometri e del Collegio dei geometri di Perugia. “Ci siamo trovati in queste zone immediatamente dopo le prime scosse – ha ricordato Enzo Tonzani – e subito ci siamo organizzati per dare un contributo concreto e cercando di svolgere al meglio il nostro lavoro. A due anni da quelle drammatiche vicende volevamo rimanesse un segno tangibile della nostra presenza sul territorio. I defibrillatori sono un modo per continuare a essere vicino a questi comuni”.
A margine della presentazione, l’esperto Massimo Pasquini ha fornito ai presenti una dimostrazione pratica del semplice uso del defibrillatore. “Questi – ha commentato Tomassini – sono dispositivi semiautomatici di ultima generazione e perciò facilmente utilizzabili da tutti. Nonostante ciò abbiamo anche siglato una convenzione con la Croce rossa italiana per fare formazione sul loro utilizzo. È un modo anche per sensibilizzare la popolazione sull’importanza di questi dispositivi”.
“La nostra – ha concluso Fedeli – vuole essere un’operazione per tutta la comunità, dall’alto valore culturale e sociale. Ci auguriamo che questi strumenti non debbano mai essere adoperati ma è importante averli a disposizione nei nostri borghi dove sicuramente ci sarà un incremento dei visitatori e lavoratori”.