Renzo Baldoni è stato sollevato dal proprio incarico ci componente del Coordinamento regionale e tesoriere di Forza Italia. A dare l’annuncio della defenestrazione è stato lo stesso ex consigliere comunale, attraverso la sua pagina social.
Del resto, è proprio sui social che Baldoni, insofferente in tutti questi anni, aveva mosso l’affondo al sindaco Romizi, tracciando un bilancio (non certo lusinghiero) dei quattro anni a Palazzo dei Priori del suo ex dirigente azzurro.
Il post contro Romizi, quello che gli è costato l’allontanamento da Forza Italia deciso “dai quattro miracolati del cerchio folle“, come li definisce lo stesso Baldoni commentando la notizia sempre via social, è intitolato “Non si può più rinviare“.
Ma cosa, secondo Baldoni, non si può più rinviare? L’analisi politica – “nulla di personale” chiarisce – su un’Amministrazione che va “da una estrema sinistra indecifrabile ad un centro di liste civiche ancor meno comprensibili“. La goccia che ha fatto traboccare è stata la modalità del rimpasto di Giunta, che pure ha visto l’ingresso nell’esecutivo dell’azzurro Massimo Perari.
Ma per Baldoni, “Romizi e Forza Italia due entità politiche distinte e distanti“. E spiega: “Nessuna adeguata rappresentanza nelle nomine delle molteplici partecipate/municipalizzate. Le deleghe date ai consiglieri comunali, attualmente quattro, non vede nessuno eletto nelle liste di Forza Italia. Se poi pensiamo che il presidente del Consiglio ed il presidente della Commissione urbanistica non sono più iscritti a Forza Italia, il gioco fatto si comincia a rompere“.
E poi le liste civiche che si stanno formando a sostegno del sindaco, “di stretta pertinenza Romiziana, che non faranno altro che drenare i voti da Forza Italia verso altre destinazioni non politiche, ma personalistiche” profetizza Baldoni.
E poi, Baldoni vede il rischio della “grande forza attrattiva che favorirà il movimento della Lega, il quale legittimamente farà valere la sua forza nel condizionare sia la composizione della Giunta che la maggioranza in Consiglio comunale“.
Oltre a questo, Baldoni vede tradita la “battaglia del giugno 2014”, quella che ha portato il centrodestra a conquistare per la prima volta Palazzo dei Priori, Un “sogno“, che poi “ha lasciato sul campo non poche delusioni e polemiche, favorendo solo personalismi dell’ultima ora“.
Numerosi i commenti alla notizia dell’allontamento di Baldoni da Forza Italia. Tra questi, alcuni di persone che avevano già lasciato il partito. E quello, di stima personale anche se su sponde politiche opposte, del candidato sindaco di Alternativa Riformista e Verdi, Marco Mandarini.
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