L’acquedotto comunale di Città di Castello tornerà a essere alimentato anche dalla vecchia sorgente naturale situata in località Muccignano, nei pressi di Morra, dove Umbra Acque realizzerà un impianto di potabilizzazione, al fine di rendere disponibile la risorsa idrica per la popolazione residente dell’area sud.
La novità è stata all’attenzione della commissione Assetto del Territorio presieduta da Luciano Tavernelli, nella quale è stato illustrato l’atto che permetterà al Comune di Città di Castello di acquisire al proprio patrimonio la porzione di terreno dove affiora la sorgente, dietro l’accordo raggiunto da Umbra Acque con i proprietari.
Presupposto del progetto era, infatti, che il terreno interessato fosse di proprietà comunale e, a tale scopo, la società che gestisce il servizio idrico ha formalizzato l’atto di cessione volontaria da parte dei possessori necessario alla riattivazione della sorgente. Come è stato spiegato in commissione, l’acquisizione del terreno non comporterà alcun onere finanziario per il Comune, in quanto Umbra Acque provvederà direttamente al pagamento del valore dell’appezzamento, stimato in 3 mila euro.
A sottolineare con favore che Umbra Acque torni a ripristinare le sorgenti naturali che aveva detto di voler dismettere è stato Vittorio Vincenti (Tiferno Insieme), mentre Valerio Mancini (Lega Nord) ha rinnovato le riserve sull’operato di Umbra Acque, con particolare riferimento alla mancanza di chiarezza sulle motivazioni di scelte come questa di riattivazione di vecchie sorgenti.