Ultima conferenza stampa da presidente della Valle Umbra Servizi per Maurizio Salari, che questa mattina ha convocato la stampa per annunciare la scadenza dell’incarico e tracciare un bilancio di questi sei anni alla guida dell’azienda multiservizi.
L’ex sindaco di Foligno, con due mandati all’attivo è apparso più che soddisfatto dei risultati raggiunti, sia sotto il profilo dell’offerta che sul fronte prettamente economico.
“La Valle Umbra Servizi – ha sottolineato – chiude i bilanci con un utile netto di tre milioni di euro, mentre al momento dell’insediamento l’azienda faceva registrare utili per appena 230mila con difficoltà anche a far fronte a piccole spese e pagamenti.”
La “gestione Salari” ha portato la Valle Umbra Servizi dai 53 milioni di ricavi di sei anni fa agli attuali 61 milioni e mezzo.
L’ultimo atto compiuto questa mattina dal presidente, è stato quello di firmare con la Sogepu di Città di Castello, l’accordo per l’esternalizzazione del servizio della raccolta a domicilio della frazione organica umida. Intesa grazie alla quale, proprio in questi giorni, partirà la raccolta porta o porta con conseguente addio a bidoni stradali, nei quartieri di Prato Smeraldo, Sportella Marini e viale Ancona.
Tre aree strategiche e particolarmente popolate che, nelle intenzioni di Valle Umbra Servizi dovrebbero portare la raccolta differenziata di Foligno dall’attuale 63% agli obiettivi previsti per legge del 75% mentre Spoleto resta ancora sotto il 50% intorno al 48%.
Salari ha poi annunciato che entro il 2018 sarà chiuso il ciclo di raccolta porta a porta nel centro di Foligno.
Domani il consiglio d’amministrazione sarà già chiamato ad indicare il successore di Salari, il nuovo presidente dell’azienda che si occupa del servizio idrico e dell’igiene urbana per conto dei 22 comuni del Folignate, Spoletino e Valnerina. Poi sarà anche la volta del rinnovo dei vertici Vus Com.
Un bilancio tutto e rose con un spina però: l’aumento, nel prossimo biennio, delle tariffe dell’acqua.
Ed ora è già “toto presidente”. Considerando che le due principali amministrazioni, Foligno e Spoleto sono in mano rispettivamente a coalizioni di centrosinistra e centrodestra e che i comuni non in mano al PD sono numerosi, trovare un’intesa sarà davvero difficile. Si parlerebbe infatti, sempre con più insistenza, di una figura tecnica del settore.