Espulso dal territorio nazionale, dopo aver patteggiato la pena. Il cittadino tunisino, risultato poi scafista, che nei giorni scorsi aveva aggredito per ben due volte lo stesso agente causandogli una ferita alla mano, è stato accompagnato dagli agenti della Questura al Centro Permanenza e Rimpatri di Potenza, al termine dell’udienza in Tribunale di fronte al giudice Zanetti.
Il ‘caso’ era diventato nazionale, quando ha attirato l’attenzione del Ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che aveva fatto visita alla squadra dell’Antidroga che avevano portato a termine l’operazione di arresto e aveva espresso la sua solidarietà all’agente fertito.
Arrestato, invece, l’uomo che si è reso responsabile di violenza nei confronti di un altro agente, durante la serata tra il 19 e 20 luglio scorso. L’uomo, ubriaco, dopo aver danneggiato un’auto in centro, si era recato in un locale e aveva chiesto ancora alcol. Viste le su condizioni visibilmente alterate, il barista si era rifiutato si somministrare ulteriori drink e, per tutta risposta, l’uomo, originario dell’Africa, ha iniziato a rompere bottiglie e a minacciare i clienti del locale. Al pronto intervento degli agenti della Polizia di Stato c’è stata una breve colluttazione, nell’ambito della quale uno degli agenti è stato ferito. Il giudice Massimo Zanetti ha convalidato gli arresti e ha disposta la misura restrittiva dei domiciliari.