“Contro le nuove povertà, quasi due milioni per l’Alto Tevere“. E’ questa una delle risposte che i Comuni del comprensorio hanno dato alle sollecitazione dei sindacati durante un incontro a cui erano presenti i rappresentanti istituzionali, Alessandro Piergentili (Cgil), Antonello Paccavia (Cisl), Pier Giovanni Egidi (Uil) e Daniela Felicioni, direttore del Distretto sanitario della Asl Umbria 1.
Nel corso del confronto sono confermate le preoccupazioni per il trend negativo di alcuni indicatori economici tra cui l’occupazione. “La chiusura di imprese e i processi di riorganizzazione aziendali rendono molto difficile trovare lavoro, soprattutto per giovani e soggetti deboli. Purtroppo constatiamo un allargamento della fascia che si situa ai margini o in entrata nel regime di povertà” dichiara l’assessore alle Politiche sociali di Città di Castello (Comune capofila della zona) Luciana Bassini, riassumendo i temi principali dell’incontro.
Condividiamo l’esigenza di sostenere il welfare cittadino, i servizi educativi e scolastici, il lavoro e le famiglie anche attraverso l’utilizzo di risorse aggiuntive, dei bilanci comunali e una attenta e razionale gestione delle risorse pubbliche
Per i sindacati Cgil, Cisl e Uil “alcuni elementi vengono in evidenza dall’analisi del quadro sociale come ad esempio la disabilità e le politiche connesse all’assistenza e all’occupazione di persone, autismo e disturbi dell’apprendimento, assistenza agli anziani, azioni per il sostegno alla condizione di non autosufficienza, ludopatie, situazione delle donne sole o sole con minori a carico. Per il mantenimento degli attuali livelli di servizio destinati alle persone e alle famiglie, anche attraverso la sinergia con la ASL, è necessario avere un’attenzione particolare verso le persone anziane, l’infanzia e le donne sole”.
Dal punto di vista politico l’assessore Bassini, illustrando i contenuti del programma dei lavori della Conferenza della Zona Sociale, ha chiarito che “avrà a disposizione 1 milione 952 mila euro tra 2017 e 2020 per gli obiettivi di inclusione sociale e lotta alla povertà, che permetteranno di compiere azioni importanti finalizzate alla tutela di minori, anziani e disabili, rese possibili con il lavoro complesso e professionale de Servizi Sociali del territorio. Gli assi individuati sono mediazione familiare, l’assistenza domiciliare dei minori, minori con disabilità, giovani e adulti disabili, anziani non autosufficienti”.