Aggiornamento delle 20:00 – Dopo due ore di dibattito, punteggiato da qualche applauso e da numerosi mormorii da parte dei tanti genitori presenti nell’aula di palazzo Cesaroni, l’Assemblea regionale (con dieci voti a favore e sette contrari) ha inviato la mozione proposta dalla Lega all’esame della terza commissione consigliare. Che il presidente, Attilio Solinas, si è impegnato a convocare nell’arco dei prossimi sette giorni, con l’obiettivo di produrre un documento che sia “efficace” e che possa fare chiarezza nei confronti di quelle centinaia di famiglie in Umbria non in regola con le prescrizioni vaccinali e che dunque – ad oggi – hanno i figli fuori dalle scuole dell’infanzia.
Passa, se pure ammorbidita, la linea sostenuta dall’assessore Barberini: “La legge c’è, va applicata e rispettata”, a dispetto di quanto chiesto da Mancini (Lega) e condiviso dall’opposizione, ossia consentire ai bambini di poter concludere l’anno scolastico e, nel frattempo, avviare una riflessione sulla tematica dei vaccini, anche sulla base di quanto potrebbe decidere il prossimo governo nazionale. A meno che, nel frattempo, la commissione regionale non estragga un coniglio dal cilindro.
Un centinaio di genitori con bambini al seguito affollano da questa mattina l’aula di palazzo Cesaroni dove, nel pomeriggio, è prevista la discussione della mozione presentata dalla Lega in merito alla questione dell’obbligo vaccinale in Umbria.
Diverse le sigle associative presenti, ma anche numerosi i genitori che, in forma autonoma hanno così voluto portare il loro contributo alla discussione. La richiesta è quella di introdurre a livello regionale una deroga rispetto all’esclusione dei bimbi dei bimbi non in regola con l’obbligo vaccinale dalle scuole dell’infanzia.
Vaccini, domande e risposte
Discussione che rischia però di avere un esito scontato visto che la Regione, e in particolare l’assessore alla sanità Luca Barberini, ritiene non percorribile la strada di una deroga rispetto a quanto previsto dalla normativa nazionale. E che, nel caso, la moratoria dovrà essere prevista dal Parlamento italiano.
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In Umbria, secondo i dati in possesso dell’assessorato alla sanità, sono circa 1.400 i bambini non vaccinati. Tra questi rientrano anche quelli per cui il percorso vaccinale non è possibile in presenza di particolari patologie e quelli che invece hanno avvitato un percorso di regolarizzazione rispetto ai termini fissati dalla legislazione italiana. Circa 800 quelli che, dunque, sarebbero “fuorilegge”: tra questi, anche bambini nella fascia d’età 0-6 e che quindi, secondo quanto previsto dalla normativa, saranno esclusi dagli asili.
(nel video il confronto tra l’assessore Barberini e il presidente di Auret, Roberto Mastalia)