E’ stata approvata a maggioranza dal Consiglio comunale di Città di Castello l’acquisizione gratuita di beni demaniali, utili a valorizzare il patrimonio pubblico del Comune, tra cui spicca il trasferimento del terreno nel quale insiste il Cva di Santa Lucia. La proposta, formulata dall’assessore al Patrimonio Monica Bartolini, è stata approvata con il voto favorevole di Pd, Psi e La Sinistra, l’astensione di Bucci (Castello Cambia), Sassolini (FI) e Lignani Marchesani (Fd’I), mentre Gasperi (M5S) e Morini (Tiferno Insieme) non hanno partecipato al voto.
Marco Gasperi, aprendo il dibattito, ha chiesto se “il Cva di Santa Lucia fosse a norma. Mi risulta che ci sono state problematiche con la vecchia gestione”. L’assessore ai Lavori Pubblici Luca Secondi ha dichiarato che “la Pro loco non ha avuto una continuità gestionale. L’adeguamento riguarda una serie di servizi legata all’attività che vi viene svolta”.
Il sindaco Luciano Bacchetta ha detto che “il Cva di Santa Lucia è nato molti anni fa; è stato oggetto nel tempo di proprietà diverse e il passaggio al Comune è fondamentale perché mette un punto fermo. L’ho voluto personalmente essendo l’unico modo per risolvere i problemi di quella comunità, che non ha un luogo dove associarsi. L’Amministrazione, con un atto di generosità, si fa carico di questo onere”. Il primo cittadino, inoltre, sulla critica mossa da alcuni consiglieri che avrebbero visto di buon grado un’informativa in Commissione (per approfondire vari dettagli come spese, benefici ed interventi da effettuare), ha ricordato che “per ora si parla di acquisizione, cosa fare e quanto spendere lo discuteremo a tempo dovuto”.
Nelle dichiarazioni di voto, Gasperi ha parlato di “uno specchietto per le allodole: la struttura è rovinata e dovremo pagare per metterla a posto“. Il consigliere pentastellato ha quindi proposto di rimandare il punto e analizzarlo in maniera più approfondita in commissione, ma l’aula ha votato e bocciato tale richiesta.
Morini ha aggiunto che “l’Amministrazione non si è comportata sempre allo stesso modo per tutti i Cva: in casi simili a quello di Santa Lucia, infatti, a volte ha detto no proprio perché vi sarebbe stata una spesa troppo onerosa”. Bacchetta ha chiesto di verbalizzare quanto detto dal capogruppo di Tiferno Insieme e discuterne in seguito in una commissione apposita, “io non sono a conoscenza di casi simili – ha detto – e penso che non ci siano elementi validi a suffragare tale dichiarazione”.
Il sindaco ha poi concluso: “L’atto è finalizzato ad un investimento per dare una struttura funzionante a Santa Lucia, dove è stato riconosciuto il “disagio ambientale” per la vicina discarica. Il Comune ha quindi un obbligo morale di reinvestire una parte della compensazione economica nel territorio”.