GIMO riparte. La mobilità notturna a Perugia, dopo due mesi, tra gennaio e febbraio, torna a circolare per rendere la città più accessibile e a misura d’uomo. Una iniziativa voluta soprattutto dagli e per gli studenti che popolano la città universitaria. Tra conferme e novità, in questa fase, dopo la prima di sperimentazione, le linee prevedono anche il percorso, con GIMO3, che collega le zone di Ponte Felcino, Ponte Valleceppi e Ponte S. Giovanni. Percorsi che, fanno sapere da UDU e dalla Rete degli Studenti Medi, il sindacato studentesco che si è fatto promotore fin dai primi passi della mobilità notturna, hanno fatto registrare dei buoni risultati.
Riparte Gimo, dal 27 ottobre mobilità garantita per un anno | 102mila euro sul piatto
Proprio oggi, 23 Febbraio, tornano dunque ai blocchi di partenza in Piazza Italia le linee GIMO: il servizio di trasporto pubblico notturno sarà attivo fino a luglio, per tutti i weekend dalle 22:00 alle 2:00. Sul piatto restano 102mila euro per tutto il prossimo anno e dunque fino ad ottobre 2018, che verranno cofinanziati da Regione Umbria e Comune di Perugia.
I dati
Nei mesi di novembre e dicembre, i primi due mesi di attivazione, fanno sapere sempre da UDU, i mezzi hanno registrato complessivamente più di 2400 passeggeri. Il trend dunque è in crescita, in particolare per le zone più periferiche della città. Un successo che il sindacato studentesco porta a casa e che potrà dare altri sviluppi, considerando nello specifico la possibilità di mantenere attivo il servizio durante tutto il periodo della manifestazione di Umbria Jazz.
Le reazioni
“Dopo due mesi di stop tra Gennaio e Febbraio, previsti nella pianificazione originale sia per la scarsità dei fondi stanziati sia per la fisiologica necessità di analizzare i risultati di un progetto comunque nuovo, possiamo dire tranquillamente che il servizio è andato oltre le aspettative” dichiara Alessandro Biscarini, presidente del Consiglio degli Studenti dell’Università degli Studi di Perugia, che continua “se pensiamo poi che erano i mesi più freddi dell’anno e che non è stata fatta praticamente alcuna pubblicità al servizio, questi dati assumono un valore di gran lunga maggiore. Grazie alla collaborazione tra le associazioni studentesche e l’Università e all’impegno economico della Regione, siamo riusciti, almeno in parte, a ridurre il gap ad oggi esistente tra Perugia ed altre città universitarie che garantiscono ai propri studenti di vivere completamente le attività del territorio e di permettere l’incontro tra idee, senza limiti orari e geografici”.
“I dati parlano chiaro: la mobilità notturna è un servizio che si conferma essere sentito dalla popolazione studentesca, non solo universitaria, ma anche delle superiori”, aggiunge Alice Spilla, Presidente della Consulta Regionale degli Studenti. “Il tema del collegamento centro-periferia viene ribadito con forza ed è evidente come l’utenza di Gimo3, c.d. Gimo Ponti, renda lampante l’attualità della tematica, a cui il servizio dà una risposta concreta. Oltre ad altre questioni che si collegano alla mobilità notturna, come la sicurezza stradale, i costi ridotti, l’ambientalismo e, molto sentito da chi è privo di macchina, la possibilità di spostarsi liberamente senza dover chiedere a genitori o amici un passaggio o di farsi venire a prendere.”
©Riproduzione riservata