Continua l’attività di contrasto all’immigrazione irregolare da parte della Polizia di Stato ternana che anche in questi ultimi due giorni, grazie ad interventi tempestivi, resi possibili dalla presenza costante delle pattuglie della Questura sul territorio che sono arriviate sul posto dopo pochi minuti dalla segnalazione dei cittadini, ha portato all’accompagnamento coatto di un tunisino al CPR di Bari e all’arresto di altri due africani per furto aggravato.
Il cittadino tunisino è stato fermato martedì acorso, verso le 18.00, a Corso Vecchio, dopo che era arrivata al 113 una segnalazione per rissa che vedeva coinvolti quattro stranieri. All’arrivo della Polizia di Stato, però, la rissa era rientrata, ma gli agenti hanno comunque provveduto al controllo dei quattro ragazzi africani che stavano vicino ad un distributore automatico.
Dalla procedura di identificazione dei giovani è emerso che un cittadino marocchino si trovava già sottoposto ad una misura di prevenzione, avendo l’obbligo di firma in questura, un somalo aveva una richiesta pendente di rinnovo di protezione internazionale, un tunisino di 18 anni era in carico ad una struttura di Montecastrilli, in quanto sottoposto ad una misura alternativa alla detenzione perché condannato, quando ancora minorenne, per rapina aggravata in concorso e perciò, non essendo possibile procedere all’espulsione, è stato riaffidato alla struttura.
Non è andata così per il suo connazionale, invece, un ventiduenne senza documenti e già sottoposto alla misura del respingimento da parte della Questura di Agrigento che, dopo essere stato denunciato per non aver ottemperato alla misura, è stato accompagnato coattivamente al centro di permanenza e controllo di Bari.
I due arresti sono avvenuti ieri pomeriggio alle 18.00, all’interno dell’ipermercato di via Montefiorino, quando la Squadra Volante ha fermato prima dell’uscita da un negozio due giovani africani, dopo la segnalazione del personale addetto alla vigilanza.
I due ragazzi erano stati notati per il loro comportamento anomalo e i sospetti erano stati confermati dalla visione dei filmati delle telecamere: i due erano entrati nei camerini con due giubbotti di una nota marca e ne erano usciti dopo averli indossati sotto i loro indumenti; stessa cosa per un paio di scarpe, sempre di una marca costosa, mentre per quanto riguarda due cuffie WIFI, le avevano nascoste in una borsa, insieme alle scarpe usate; tutto il “bottino”, considerati i saldi era intorno ai 400 euro.
Arrivati alle casse sono stati bloccati dalla sorveglianza e dalla Squadra Volante e sono stati accompagnati in questura: entrambi richiedenti asilo, uno del Gambia di 20 anni e l’altro della Guinea di 19 anni, entrati in Italia nel 2016 ed affidati ad una struttura ternana, da qualche mese erano usciti dal progetto di accoglienza, a seguito del rifiuto dell’istanza di protezione da parte della commissione territoriale per il riconoscimento dello status di rifugiato, decisione contro la quale si erano appellati.
Senza fissa dimora in Italia e con precedenti per detenzione ai fini di spaccio per quanto riguarda il 19enne, sono stati arrestati e oggi alle 12.30 verranno giudicati per direttissima, come disposto dal Pubblico Ministero Barbara Mazzullo.