Una diffida alla vendita del Minimetrò e una diretta su Facebook che fa letteralmente saltare la seduta. Clima caldo a palazzo dei Priori venerdì mattina, per la preconsiliare contenente le misure correttive dopo i rilievi della Corte dei conti che aveva dato 60 giorni di tempo per studiare un piano di risanamento dei conti. Ad illustrate ai consiglieri comunali le manovre che entreranno in vigore già a partire dagli esercizi 2018-2020, l’assessore al bilancio Cristina Bertinelli e il dirigente comunale ai Servizi finanziari Dante De Paolis.
Comune fuori da Minimetrò e immobili in vendita | Mosse salva bilancio
Misure correttive
Non c’è nessuna vendita delle farmacie comunali tra le misure correttive ma, come già annunciato nelle scorse settimane, la dismissione delle quote del Minimetrò, aste immobiliari sul patrimonio comunale, per recuperare, solo con la prima annualità del Pavi (Piano delle Alienazioni e Valorizzazioni Immobiliari), circa 12 milioni di euro, rottamazione cartelle per il recupero dell’evasione fiscale e la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà sui terreni nei quali sono stati realizzati immobili di edilizia residenziale pubblica.
Criticità
Misure correttive approvate, secondo l’attacco del portavoce del M5S Cristina Rosetti, prima della fine del 2017 e dove “la preconsiliare cerca di tamponare sui rilievi mossi dalla magistratura contabile circa le anticipazioni di tesoreria non restituite al termine degli esercizi 2014, 2015 e 2016 e l’utilizzo di fondi vincolati non ricostituiti al termine dei medesimi esercizi. Ci sono poi criticità relative alla capacità di riscossione, utilizzo di entrate straordinarie per la realizzazione degli equilibri di parte corrente, criticità relative ai contratti derivati e perdite inerenti la Società partecipata Sase spa”.
Vendita sì o no
Durante gli interventi da parte dei consiglieri comunali presenti in Commissione, si sono manifestate diverse perplessità su alcune questioni, tra cui la vendita degli immobili, le cui aste sono andate più volte deserte in passato e, soprattutto, sulla vendita del Minimetrò, su cui anche gli uffici comunali avrebbero qualche dubbio. La vendita delle quote, infatti, non significherebbe vendere l’infrastruttura che tanto pesa sul bilancio comunale. “Con un rischio – continua Rosetti – quello che potrebbe tornare in auge l’idea di una seconda tratta Pincetto-Monteluce e costringere il comune a un ulteriore contratto di servizio. Dov’è allora il vantaggio?”. In arrivo, quindi una diffida dei 5 stelle a non procedere alla vendita.
Chiamata alle armi
Dito puntato sulle misure correttive come risposta al richiamo della Corte dei conti anche dagli esponenti de ‘La sinistra per Perugia’. “È stato approntato un processo di dismissioni di fabbricati – ha detto Stefano Vinti –, terreni e gioielli della città che riteniamo del tutto sbagliato. Le dismissioni, per esempio, interessano anche le case popolari, in un momento in cui, invece, ne occorrerebbero di più, oppure la vendita del 70 per cento delle quote del Minimetro. Un errore secondo noi, poiché invece bisognerebbe portare a termine il progetto iniziale che prevedeva un collegamento dall’ospedale Santa Maria della Misericordia a Ponte San Giovanni e il cui completamento favorirebbe l’abbattimento del traffico e dell’inquinamento e inciderebbe positivamente sul diritto alla mobilità dei cittadini”.
Diretta streaming
Per la prima volta, le misure sono state illustrate in una commissione consiliare in due diretta streaming: una ufficiale, dal sito dell’ente, e una ufficiosa, sulla pagina Fb della portavoce Rosetti. Proprio per questo motivo, la presidente in carica del Pd Emanuela Mori, dopo l’intervento del dirigente ai servizi finanziari Dante De Paolis, ha deciso di interrompere la seduta. La preconsiliare riprenderà lunedì 8 dicembre quando il piano salva conti dovrà essere discusso nuovamente. Se non passa è crisi, sennò è acqua fresca. La Corte dei conti attende.