Sino a qualche anno fa, c’eri chi, pur avendo bisogno della tanto agognata ‘casa popolare’ rifiutava categoricamente di trasferirsi nelle aree montane, preferendo i disagi abitativi a quelli logistici. Ma finalmente, ecco la svolta, inatessa quanto gradita, e salutata con soddisfazione dall’assessore alle Politiche Sociali, Maura Franquillo.
Tra tutti i cittadini aventi diritto che hanno partecipato all’apposito bando per l’assegnazione degli alloggi popolari di edilizia residenziale sociale dello scorso 31 marzo, si scopre che dei ben 58 alloggi messi a disposizione dal Comune di Foligno, circa la metà, per l’esattezza 21 sono stati assegnati in montagna ed i restanti 32 nel resto del territorio comunale di cui però, c’è da sottolineare, alti cinque nella frazione di Annifo, pertanto si raggiungerebbe un 50% di trasferimenti in zone montane.
Soggetti e famiglie bisognose finiranno così a Verchiano, due a Leggiana, quattro a Pale e ben sette a Colfiorito, quindi dalla Val Menotre agli altipiani plestini.
“Nell’ambito del bando – ha dichiarato l’assessore alle Politiche Sociali, Maura Franquillo – c’era la possibilità di poter optare anche per gli immobili in montagna. Alcuni hanno scelto espressamente solo la città – sottolinea – ma molti altri si sono dimostrati tranquillamente disponibili per poter andare a vivere in montagna. Il Comune di Foligno – ci tiene a far notare Maura Franquillo – ha così voluto dare una una risposta concreta ed importante ai bisogni sociali, lanciando al tempo un messaggio, che è quello della rinascita della montagna folignate, con il ritorno di famiglie giovani e con figli. Un modo per dare l’avvio ad una inversione di tendenza – specifica – grazie anche alla fase della ricostruzione post terremoto, ed alla ormai facilità di collegamenti offerti dalla nuova Ss 77 Val di Chienti a quattro corsie, che può offrire persino prospettive di sviluppo. Abitare in montagna non è più un ritorno al passato – conclude la Franquillo – ma una opportunità per il futuro”.