Esattamente tre anni fa, a Cannara si festeggiava la vittoria elettorale della lista civica Cannaresi Liberi, alleata con il Partito Democratico, ed il successo elettorale del sindaco Fabrizio Gareggia al quale l’ex prima cittadina Giovanna Petrini dovette passare la fascia tricolore.
Era infatti il 25 maggio 2014 quando la coalizione Gareggia ottenne 938 voti pari al 35,42% eleggendo 8 consiglieri comunali e superando Tersilio Andreoli della lista civica Dignità e Futuro al 31.9% che raccolse 845 voti con due esponenti in Consiglio Comunale.
Due eletti anche per Federica Tromboni di Valore Comune con 643 voti pari al 24,28% mentre restarono fuori i grillini fermi a 222 voti ovvero l’8,38% del consenso dei cannaresi.
E dopo tre anni ecco che questa esperienza amministrativa rischia di volgere al termine, con il Partito Democratico che si sfila dalla maggioranza e sfida apertamente quanto duramente il primo cittadino Fabrizio Gareggia.
“Il sindaco e la lista civica Cannaresi Liberi – scrive il Pd di Cannara in un comunicato stampa – con i loro comportamenti scorretti, sleali e antidemocratici, hanno consapevolmente messo a rischio questa alleanza, decidendo di porre fine a questa esperienza amministrativa. La coalizione tra la lista di Cannaresi Liberi e il Partito Democratico era nata su basi solide – rilevano – che avevano visto come parole d’ordine quelle della partecipazione, della trasparenza e della lealtà. Basi e certezze che, nel corso degli anni si sono sfarinate, andando a cozzare con un atteggiamento autoreferenziale, imperioso e incoerente da parte di un primo cittadino che ha ceduto a personalismi e individualismi – attaccano i piddini – incapace di gestire la propria squadra all’insegna della coralità e della condivisione. Un modo di amministrare la cosa pubblica che ha tradito la fiducia dei cittadini. La realtà è quella di un primo cittadino che ha ignorato sistematicamente le nostre istanze – continua il Pd – e che ha proseguito imperterrito, attraverso provocazioni prendendo impegni poi disattesi. Esempio emblematico – fanno notare – la mancata condivisione delle nomine agli IRRE, nonostante ne fosse stato assunto l’impegno di fronte al segretario regionale Pd Giacomo Leonelli. È palesemente strumentale e non credibile il tardivo riconoscimento delle proposte avanzate dal PD per porre a soluzione problematiche che stanno a cuore alla popolazione cannarese e avviare una possibile fase di sviluppo sociale ed economico. E’ per tutti questi motivi che il Partito democratico ritiene conclusa l’esperienza dell’alleanza con Cannaresi Liberi, a sostegno dell’amministrazione Gareggia, certi che il ridare parola agli elettori sarà la soluzione migliore”.
E proprio lunedì 22 era saltato l’ennesimo consiglio comunale, la seduta della massima assise cannarese, si è infatti chiusa per la mancanza del numero legale, considerando l’uscita dell’ormai ex vicesindaco Galletti, che si è dimessa proprio lunedì, nonchè le assenze della consigliera Angelucci e dei quattro esponenti dell’opposizione.
Nonostante lo scioglimento della seduta, il sindaco Gareggia ha continuato a parlare in pubblico ai cittadini presennti nella Sala San Sebastiano illustrando i successi amministrativi di questi tre anni di legislatura. Occasione ghiotta anche per togliersi un sassolino dalle scarpe, dicendo, tra l’altro “Forse cercavano un politico, ma io sono un sindaco amministratore” chiaro, ovviamente il riferimento agli (ex) alleati piddini.
Ed oggi il sindaco Gareggia preferisce non parlare, mantendo il silenzio stampa, e rinviando interviste giornalistiche. “Domani sera alle 21 è convocato il Consiglio comunale di Cannara per la votazione del bilancio comunale – fa sapere il primo cittadino cannarese – e qualora la seduta dovesse saltare per mancanza del numero legale a causa della loro mancata partecipazione provvederemo ad organizzare una conferenza stampa per fare chiarezza sulla situazione”.
Non resta che attendere l’evoluzione politica, visto mai che la notte porti consiglio…dopotutto in politica vige sempre la regola del ‘mai dire mai’.
