La polizia li ha notati ieri poco dopo le 14:00 mentre si aggiravano con fare sospetto all’interno dell’Ottagono, nella zona della Stazione. Alla vista della pattuglia i due, confermando i sospetti degli agenti, hanno provato a darsi alla fuga dirigendosi verso il piano dei locali commerciali e tentando di sottrarsi al controllo.
Immediata la reazione degli agenti che li hanno inseguiti. Il primo dei due, bloccato poco distante dopo essersi introdotto in un vicolo senza uscita, sentitosi ormai senza via di scampo, ha reagito alla presa del poliziotto con calci e pugni tentando di divincolarsi. Riuscito infine ad ammanettarlo, l’agente ha riportato contusioni con prognosi di sette giorni. Ma l’aggressività dell’uomo, poi identificato per un cittaduno di origine tunisina di 33 anni, non si è fermata neppure una volta ammanettato, continuando con calci e minacce dirette al poliziotto.
Nel frattempo l’altro agente è riuscito a bloccare il secondo uomo, poi identificato per un cittadino tunisino del ’79. Anche in questo caso, il fuggitivo ha cercato di guadagnarsi la fuga con spintoni e calci riuscendo a colpire il poliziotto ad un ginocchio e procurandogli una lesione guaribile in sette giorni. Una volta ammanettati, poiché entrambi privi di documenti, i due sono stati accompagnati in Questura. Sottoposti ai rilievi foto dattiloscopici, sono risultati entrambi irregolari e con numerosi pregiudizi e precedenti.
Quanto al tunisino del ’79, dopo aver fatto ingresso in Italia da Lampedusa nel 2008, aveva intrapreso una carriera criminale fatta di attività di spaccio e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Per il 33enne connazionale, invece, oltre allo spaccio ed alle violazioni delle disposizioni in materia di ingresso nel territorio, sono emersi precedenti per danneggiamento, resistenza e minaccia a pubblico ufficiale, nonché reati contro il patrimonio.
Tratti in arresto entrambi per resistenza, sono stati trattenuti nelle camere di sicurezza in attesa del rito direttissimo tenutosi nella mattinata di oggi. Convalidati gli arresti, il Giudice ha concesso per entrambi il nulla osta all’espulsione ed i due sono stati sottoposti a provvedimento di allontanamento dall’Italia.