Hanno detto di essere state perseguitate per mesi. Con minacce tremende contro la loro stessa vita e la loro attività commerciale. Fino a quando hanno trovato sulla porta del loro bar di Città di Castello le cartucce di un fucile. La notizia è riportata questa mattina dal quotidiano ‘La Nazione’ e trova conferme nell’attività della questura che ha imposto misure di vigilanza specifiche nei confronti di due sorelle, prese di mira da un 40enne nato a Umbertide ma residente a Città di Castello, arrestato nelle ultime ore dalla Polizia in flagranza di reato.
Una vicenda che, secondo quanto riportato, inizia nell’agosto del 2016. Il 40enne, con qualche problema psichico conclamato, sarebbe entrato nel locale e avrebbe anche colpito con un calcio una delle due titolari mentre all’altra avrebbe mimato il verso del taglio della gola.
Così, essendo sotto controllo da tempo, nelle scorse ore per l’uomo sono scattate le manette. Già interrogato dal giudice l’uomo ha parzialmente ammesso le sue responsabilità. Arresto convalidato e fissati i domiciliari.