Benedizione “hi-tech” con tanto di concorso finale per premiare le “buone notizie” pubblicate sul web. La piccola chiesa di Nuvole (piccola frazione di Città di Castello), anche questa volta non è riuscita a contenere i numerosi fedeli accorsi per partecipare, questa mattina, alla ormai tradizionale santa messa di benedizione di smartphone, tablet, computer e altre tecnologie informatiche, la prima di questo genere in Italia.
Mentre si aspetta un pronunciamento definitivo della scienza sugli effetti sulla salute dell’utilizzo regolare dei cellulari, don Giorgio Mariotti, parroco “hi-tech” di Nuvole prosegue la sua originale battaglia di sensibilizzazione all’uso oculato della tecnologia, appellandosi all’intercessione di San Biagio, santo a cui è dedicato l’edificio di culto (venerato dai fedeli per la cura dei mali fisici ed in particolare della gola) e che proprio oggi è stato celebrato con questa curiosa funzione religiosa, conclusasi con la premiazione dei vincitori del concorso “cellulari e buone notizie”, finalizzato alla ricerca di qualcosa di “arricchente umanamente e culturalmente” come una buona notizia da cercare, trovare e condividere in famiglia e con gli amici.
Nel mettere a punto questa originale gara a colpi di “mi piace” sui social-network, il tecnologico parroco di Nuvole si è ispirato al messaggio di Papa Francesco in occasione della Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali ed in particolare nel passaggio in cui il Santo Padre, fa riferimento “allo sviluppo tecnologico, grazie al quale moltissimi soggetti hanno la possibilità di condividere istantaneamente le notizie e diffonderle in modo capillare”.
La giuria del concorso ha quindi decretato i tre vincitori (nella foto a destra con l’attestato): primo Claudio Milli, che si aggiudica una ricarica telefonica di 100 euro, abile nello scovare nel web una bella storia di solidarietà fra studenti; seconda Lucia Bacchetta, che avrà diritto ad una cena per due persone in un ristorante e Giovanna Cagnacci, terza classificata, a cui verrà consegnato un cesto con prodotti tipici delle zone colpite dal terremoto.
“La tecnologia va usata con cautela e senso di responsabilità per varie ragioni anche legate alla salute delle persone. Cellulari, computer, tablet ed altri strumenti utili per lavoro e relazioni sociali sono ormai indispensabili, ma soprattutto ai più giovani e ai bambini bisogna spiegare che il loro utilizzo non deve diventare esagerato nell’arco della giornata e che mai uno smartphone potrà sostituire il contatto umano e la relazione fra le persone. La giornata di oggi in onore di San Biagio, protettore della gola, spero che sia servita a far riflettere tutti noi, le famiglie ed in particolare i giovani maggiormente esposti all’utilizzo delle tecnologie”, ha dichiarato don Giorgio Mariotti nel corso della santa messa, concelebrata assieme al parroco don Pietro Forlucci, di fronte ad una chiesa gremita di fedeli saliti al colle di Nuvole con telefonini, tablet e computer per la benedizione finale.