Proprio in questi giorni in cui si parla molto di vaccini e vaccinazioni, l’USL Umbria1 inaugura il ristrutturato e rinnovato “Punto vaccinazioni” della Casa della Salute di Marsciano. Accanto alla completa riorganizzazione dell’attività, il Distretto ha puntato sull’accoglienza, individuando uno spazio tutto dedicato ai bambini che debbono essere vaccinati e organizzando, con la collaborazione dell’Assessorato regionale alla Cultura e del Comune di Marsciano, che ha messo a disposizione la biblioteca e la rete dei lettori volontari, la lettura a voce alta di piccole favole ai piccoli in attesa.
Alla presentazione hanno partecipato il sindaco di Marsciano Alfio Todini e il Direttore Generale della USL Umbria1 Andrea Casciari e sono intervenuti Antonella Pinna (Dirigente Servizio Musei, Archivi e Biblioteche della Regione Umbria), Cristina Poletti (medico pediatra di libera scelta) e Maria Donata Giaimo (Direttore del Distretto della Media Valle del Tevere).
“La vera novità introdotta dal Distretto è però quella di ‘aprire’ questo luogo alla collettività – ha affermato Maria Donata Giaimo – rendendolo disponibile, due volte al mese di pomeriggio, per i bambini dai 3 ai 7 anni che hanno voglia di ascoltare una favola raccontata da lettori che volontariamente si sono messi a disposizione”.
Nell’occasione è stata dedicata ad Andrea Moranti la palestra del Servizio Riabilitazione Adulti, con un commosso e sentito intervento del sindaco Todini, che ha sottolineato la profonda umanità che contraddistingueva l’azione del professionista che proprio lì operava, esempio da seguire per tutti gli operatori della sanità.
“L’importanza della ‘pratica vaccinale’ è sempre stata tra le priorità della sanità umbra e nelle azioni strategiche della USL Umbria 1 – ha spiegato il direttore Andrea Casciari – poiché abbiamo sempre creduto in questo intervento di sanità pubblica che, in quanto gratuito ed offerto a tutti i cittadini di diversa età per il concreto rischio di contrarre malattie infettive, rappresenta un cardine della prevenzione e dell’equità. Ma anche in questo caso è sempre possibile migliorare: abbiamo ripensato l’organizzazione per consentire un’adesione più consapevole e sollecita da parte dei genitori che hanno imparato a porre molte domande, alle quali possiamo e dobbiamo dare risposte. Crediamo che l’accoglienza faccia parte di questo percorso di qualità e per questo ringraziamo l’assessorato regionale alla cultura, la rete dei lettori volontari e le biblioteche di Marsciano”.
“Siamo fortemente interessati – ha spiegato il sindaco Todini nel salutare tutti gli intervenuti – a fare in modo che questo presidio sanitario acquisisca ulteriore valore. Dal 2012, con l’apertura della Casa della Salute, è partito un percorso che vogliamo vada nella direzione di un sempre maggior legame con le nostre comunità che devono poter percepire questo presidio come un elemento della propria sicurezza e qualità. L’inaugurazione di oggi va in questa direzione, intervenendo su un tema tornato alla ribalta, quello delle vaccinazioni. Al servizio sanitario tocca il compito di assicurare il corretto svolgimento dei vaccini ma anche quello si dare un messaggio chiaro: i vaccini vanno fatti“.
Molto significativo l’intervento della dottoressa Cristina Poletti, pediatra di libera scelta del Distretto della MVT. “Le vaccinazioni hanno un ruolo molto importante nella sanità pubblica. Negli ultimi tempi sta calando in maniera preoccupante, anche in Umbria, la copertura nelle fasce più deboli e a rischio. Gruppi di attivisti remano contro le vaccinazioni e ostacolano il nostro lavoro di informazione e di prevenzione. Crescono, di conseguenza, anche le famiglie che ritengono inutile e pericoloso far vaccinare i propri bambini, che seguono alcuni “studiosi” e medici che addirittura mettono in guardia i cittadini nei confronti di presunti rischi e danni provocati dai vaccini. La comunità scientifica e tutti noi operatori abbiamo enormi problemi a convincere i cittadini a fidarsi dei vaccini. Invitiamo tutti a non credere a queste “bufale” e a fidarsi dei vaccini: un’ampia copertura nella popolazione può salvare tante vite ed evitare tantissime malattie invalidanti, malattie che non sono ancora sconfitte ma sono “latenti” anche in Italia e in Umbria”.