Una lite continua, nonostante la separazione per via legale, sull’assegnazione del figlio minore. Un fatto che continuava a logorare la ex coppia e per il quale sono intervenuti gli agenti della polizia di Perugia. Per questo, a seguito dell’ennesima lite, il 6 gennaio scorso la Polizia di Stato è intervenuta ritirando in via cautelare le armi detenute regolarmente dal padre del bambino, un perugino di 46 anni.
L’uomo, sostenendo di aver diritto a tenere con sé il figlio nell’ultimo fine settimana di festa, poco dopo le 10:00 del mattino si era recato a casa della ex moglie, in centro storico, per prendere il minore. Di fronte al secco “no” della donna, una 38enne di Perugia, aveva chiesto l’intervento del 113. Giunti sul posto i poliziotti hanno trovato i coniugi a litigare e, verificato lo stato del minore che appariva sereno nonostante tutto, ha allontanato l’uomo ed per poi ascoltare la donna.
Quest’ultima ha raccontato che, a differenza di quanto scritto nella sentenza di separazione, i due avevano modificato di comune accordo i periodi di assegnazione del figlio per il periodo natalizio, ma ha anche dichiarato che l’ex coniuge avesse cambiato idea pretendendo di trascorrere il fine settimana con il bambino. La donna inoltre ha riferito di aver subito minacce di morte da parte dell’uomo, anche in presenza del minore.
Le verifiche effettuate hanno rivelato che l’uomo era titolare di porto d’armi; data la situazione, in attesa di chiarire le posizioni dei due, i poliziotti hanno deciso di ritirarlo e, in via cautelare, di togliergli anche le armi detenute dall’uomo, 3 fucili e munizioni di vario tipo.
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