Potrebbe arrivare nelle prossime ore la svolta sul misterioso caso del 27enne romeno ritrovato ustionato e in fin di vita in un luogo sperduto di Gaifana. Il giovane, ancora in coma farmacologico, verrà presto sottoposto ad un esame medico legale approfondito per stabilire se le ustioni che hanno ricoperto il 70% del suo corpo siano state procurate da materiale infiammabile o da una scarica di corrente.
Dal Centro Grandi Ustioni di Cesena, intanto, non giungono notizie di miglioramenti clinici e quindi la speranza di sentire la versione del paziente, per ora, sembra svanire.
Intanto i carabinieri di Gubbio, guidati dal capitano Piergiuseppe Zago, hanno sentito la moglie del giovane e gli amici, per capire se la vicenda potesse essere realmente legata ad un’eventuale regolamento di conti. Il passato del ragazzo, però, escluso qualche precedente per furto, non ha lati oscuri tali da poter giustificare una vendetta così efferata.
Ma proprio quella di un terribile incidente durante un furto sembrerebbe, al momento, la ricostruzione più plausibile tra le piste seguite dagli inquirenti, che stanno controllando anche gli ultimi contatti del ragazzo sulla base dei tabulati telefonici.
Resta ancora da chiarire il motivo della ferita alla testa e della frattura scomposta del polso riscontrate sul giovane ma i militari starebbero scartando l’ipotesi secondo la quale il ragazzo sarebbe stato gettato nel luogo del ritrovamento da un’auto in corsa. Resta comunque improbabile, date le sue gravissime condizioni fisiche, anche se non è da escludere, che il 27enne si sia trascinato in quel luogo da solo.